Obiettivo: determinare dalle schede di dimissione ospedaliera (SDO) e dai certificati di assistenza al parto (CEDAP) il numero di parti e di nati, trarre da essi subset di indicatori per monitorare la salute di madre e nato, l’esposizione a fattori di rischio e l’assistenza sanitaria ricevuta. Disegno e setting: studio area-based su parti e neonati per l’anno 2003 nel Veneto (4.700.000 abitanti, 44.000 nati circa), di coorte retrospettiva per le gravidanze e prospettica per i nati fino a 12 mesi di vita. Le informazioni sono raccolte da due fonti indipendenti (SDO e CEDAP) e gli indicatori calcolati sono paragonati con gli analoghi di ISTAT e ISS. Outcome principali: indicatori riguardanti lo stato di salute della madre e del bambino (relativi a concepimento, gravidanza, parto, nato ed eventi nel primo anno di vita). Risultati: le SDO, selezionate con metodo originale, hanno determinato parti, nati e morti ottimamente rispetto ai dati ISTAT e, insieme ai CEDAP, hanno ricostruito le coorti di madre e nato. Sono stati quindi calcolati 9 indicatori del concepimento, 8 di gravidanza, 8 di parto, 15 del neonato e 6 relativi alla prima infanzia, descriventi la salute materno-infantile. Alcuni elementi caratterizzanti il Veneto sono: fecondità relativamente mantenuta (40,95‰), età al parto avanzata (media 32 anni); 16% nati da straniere, 2,5% concepiti con procreazione assistita, 23,4% sottoposto a indagini prenatali invasive, 29% parti cesarei; mortalità neonatale e infantile di 2,2‰ e 2,9‰, 0,9% dei nati di peso <1.500 g e 0,5% <1.000 g. Conclusioni: il sistema proposto è immediatamente disponibile anche a livello locale, di buona qualità informativa e utile a orientare le politiche sanitarie.
Può l'informazione corrente orientare la programmazione per l'area materno-infantile? Fonti e metodi a confronto.
SALMASO, LAURA;BOCCUZZO, GIOVANNA;MANEA, SILVIA;MAZZUCATO, MONICA;FACCHIN, PAOLA
2006
Abstract
Obiettivo: determinare dalle schede di dimissione ospedaliera (SDO) e dai certificati di assistenza al parto (CEDAP) il numero di parti e di nati, trarre da essi subset di indicatori per monitorare la salute di madre e nato, l’esposizione a fattori di rischio e l’assistenza sanitaria ricevuta. Disegno e setting: studio area-based su parti e neonati per l’anno 2003 nel Veneto (4.700.000 abitanti, 44.000 nati circa), di coorte retrospettiva per le gravidanze e prospettica per i nati fino a 12 mesi di vita. Le informazioni sono raccolte da due fonti indipendenti (SDO e CEDAP) e gli indicatori calcolati sono paragonati con gli analoghi di ISTAT e ISS. Outcome principali: indicatori riguardanti lo stato di salute della madre e del bambino (relativi a concepimento, gravidanza, parto, nato ed eventi nel primo anno di vita). Risultati: le SDO, selezionate con metodo originale, hanno determinato parti, nati e morti ottimamente rispetto ai dati ISTAT e, insieme ai CEDAP, hanno ricostruito le coorti di madre e nato. Sono stati quindi calcolati 9 indicatori del concepimento, 8 di gravidanza, 8 di parto, 15 del neonato e 6 relativi alla prima infanzia, descriventi la salute materno-infantile. Alcuni elementi caratterizzanti il Veneto sono: fecondità relativamente mantenuta (40,95‰), età al parto avanzata (media 32 anni); 16% nati da straniere, 2,5% concepiti con procreazione assistita, 23,4% sottoposto a indagini prenatali invasive, 29% parti cesarei; mortalità neonatale e infantile di 2,2‰ e 2,9‰, 0,9% dei nati di peso <1.500 g e 0,5% <1.000 g. Conclusioni: il sistema proposto è immediatamente disponibile anche a livello locale, di buona qualità informativa e utile a orientare le politiche sanitarie.Pubblicazioni consigliate
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