Nel nostro paese, la quantità d’acqua resa annualmente disponibile sotto forma di precipitazione efficace è alquanto superiore ai fabbisogni, ancorché distribuita nello spazio e, ovviamente, nel tempo in modo diverso dalla richiesta. Il solo modo per compensare gli sfasamenti tra produzione della risorsa e suo utilizzo è l’immagazzinamento in serbatoi artificiali. È peraltro da osservare che i luoghi, ove per motivi geologici, topografici e antropici, era possibile realizzare serbatoi di elevata capacità con bacini sottesi adeguati, sono per la maggior parte stati già sfruttati, da concessionari che destinavano, e tuttora destinano, la risorsa ad un solo uso. I limitati siti che, per varie e non sempre giustificate ragioni, sono rimasti disponibili per la creazione di nuovi invasi, devono essere utilizzati per ottenere capacità quanto più elevate possibile, da gestirsi poi per usi vari: prioritariamente per quello potabile e, in secondo luogo, per quelli che possano rendere massimi i benefici; non dimenticando la difesa del territorio. La regolazione per usi multipli può comportare un’apprezzabile riduzione del volume d’invaso rispetto a quello che sarebbe invece richiesto da due o più impianti separati, ognuno dei quali destinato a un uso specifico; è inoltre da sottolineare che l’incremento dei volumi invasabili comporta una via via crescente riduzione del costo specifico. Per rendere massima la risorsa gestibile può essere necessario o opportuno realizzare gallerie di gronda per raccogliere acque fuori bacino. I serbatoi di nuova costruzione, o quelli esistenti per i quali si possano realizzare canali di gronda, devono possibilmente avere capacità tale da consentire una regolazione pluriannuale: una capacità, dunque, ben superiore a quella necessaria per l’esercizio della regolazione fondata sui deflussi dell’anno medio; la quale dia modo, cioè, di far fronte ad anni con deflussi inferiori alla media, utilizzando i volumi tenuti disponibili, in anni idrologicamente abbondanti.

Serbatoi per uso multiplo

DA DEPPO, LUIGI
2011

Abstract

Nel nostro paese, la quantità d’acqua resa annualmente disponibile sotto forma di precipitazione efficace è alquanto superiore ai fabbisogni, ancorché distribuita nello spazio e, ovviamente, nel tempo in modo diverso dalla richiesta. Il solo modo per compensare gli sfasamenti tra produzione della risorsa e suo utilizzo è l’immagazzinamento in serbatoi artificiali. È peraltro da osservare che i luoghi, ove per motivi geologici, topografici e antropici, era possibile realizzare serbatoi di elevata capacità con bacini sottesi adeguati, sono per la maggior parte stati già sfruttati, da concessionari che destinavano, e tuttora destinano, la risorsa ad un solo uso. I limitati siti che, per varie e non sempre giustificate ragioni, sono rimasti disponibili per la creazione di nuovi invasi, devono essere utilizzati per ottenere capacità quanto più elevate possibile, da gestirsi poi per usi vari: prioritariamente per quello potabile e, in secondo luogo, per quelli che possano rendere massimi i benefici; non dimenticando la difesa del territorio. La regolazione per usi multipli può comportare un’apprezzabile riduzione del volume d’invaso rispetto a quello che sarebbe invece richiesto da due o più impianti separati, ognuno dei quali destinato a un uso specifico; è inoltre da sottolineare che l’incremento dei volumi invasabili comporta una via via crescente riduzione del costo specifico. Per rendere massima la risorsa gestibile può essere necessario o opportuno realizzare gallerie di gronda per raccogliere acque fuori bacino. I serbatoi di nuova costruzione, o quelli esistenti per i quali si possano realizzare canali di gronda, devono possibilmente avere capacità tale da consentire una regolazione pluriannuale: una capacità, dunque, ben superiore a quella necessaria per l’esercizio della regolazione fondata sui deflussi dell’anno medio; la quale dia modo, cioè, di far fronte ad anni con deflussi inferiori alla media, utilizzando i volumi tenuti disponibili, in anni idrologicamente abbondanti.
2011
Tecniche per la difesa dall'inquinamento
9788897181057
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/2477397
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact