L’area archeologica dei fondi ex Cossar costituisce uno dei settori abitativi di maggiore interesse dell’intera Aquileia. Al suo interno già gli scavi novecenteschi di G.B. Brusin avevano portato in luce i resti di almeno tre case romane di età imperiale, dotate di ricchi mosaici pavimentali, che furono restaurate e rese visitabili al pubblico negli anni Settanta. La conoscenza approssimativa della suddivisione interna e dei limiti stessi delle abitazioni, il cattivo stato di conservazione dei mosaici e la sentita esigenza di una più compiuta opera di valorizzazione dell’antico complesso residenziale hanno recentemente determinato la ripresa delle indagini nell’area da parte dell’Università di Padova su incarico della Fondazione Aquileia. A questo fine si è ritenuto preferibile concentrare l’intervento sul solo settore centrale, nel quale è possibile riconoscere l’esistenza di un’unica grande abitazione, già nota con il nome di domus “della Scena di Pesca”. Due sono le campagne di scavo sinora condotte nel corso del 2009 e del 2010. Le indagini hanno riguardato sia il settore abitativo già in luce, con approfondimenti mirati nell’area della corte centrale e degli ambienti rivolti verso il vicino cardine stradale, sia la porzione occidentale della casa, sinora mai indagata in estensione e sita all’interno di un campo adiacente all’area archeologica. L’area sottoposta ad indagine è venuta così a interessare una superficie assai vasta, all’interno delle mura cittadine, coincidente con una fascia dell’isolato abitativo compreso tra due assi stradali nord-sud. La presentazione offre una panoramica dei risultati ottenuti, corredata di puntualizzazioni cronologiche, di dati inediti relativi all’area di recente acquisizione e di alcune considerazioni preliminari sull’edificio.
La casa centrale dei fondi ex Cossar ad Aquileia: nuovi scavi e prospettive di ricerca
CENTOLA, VANESSA;FURLAN, GUIDO;GHIOTTO, ANDREA RAFFAELE;PREVIATO, CATERINA
2012
Abstract
L’area archeologica dei fondi ex Cossar costituisce uno dei settori abitativi di maggiore interesse dell’intera Aquileia. Al suo interno già gli scavi novecenteschi di G.B. Brusin avevano portato in luce i resti di almeno tre case romane di età imperiale, dotate di ricchi mosaici pavimentali, che furono restaurate e rese visitabili al pubblico negli anni Settanta. La conoscenza approssimativa della suddivisione interna e dei limiti stessi delle abitazioni, il cattivo stato di conservazione dei mosaici e la sentita esigenza di una più compiuta opera di valorizzazione dell’antico complesso residenziale hanno recentemente determinato la ripresa delle indagini nell’area da parte dell’Università di Padova su incarico della Fondazione Aquileia. A questo fine si è ritenuto preferibile concentrare l’intervento sul solo settore centrale, nel quale è possibile riconoscere l’esistenza di un’unica grande abitazione, già nota con il nome di domus “della Scena di Pesca”. Due sono le campagne di scavo sinora condotte nel corso del 2009 e del 2010. Le indagini hanno riguardato sia il settore abitativo già in luce, con approfondimenti mirati nell’area della corte centrale e degli ambienti rivolti verso il vicino cardine stradale, sia la porzione occidentale della casa, sinora mai indagata in estensione e sita all’interno di un campo adiacente all’area archeologica. L’area sottoposta ad indagine è venuta così a interessare una superficie assai vasta, all’interno delle mura cittadine, coincidente con una fascia dell’isolato abitativo compreso tra due assi stradali nord-sud. La presentazione offre una panoramica dei risultati ottenuti, corredata di puntualizzazioni cronologiche, di dati inediti relativi all’area di recente acquisizione e di alcune considerazioni preliminari sull’edificio.Pubblicazioni consigliate
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