Il presente lavoro ha come obiettivo il confronto tra due culture attraverso la Mirror Interview (Kernberg, Buhl-Nielsen, Normandin, 2006), utilizzata come strumento finalizzato a rilevare eventuali differenze nel rapporto con lo specchio e con il proprio corpo. La ricerca si basa sull’analisi di due campioni normativi, rispettivamente uno italiano ed uno maliano, ai quali è stata somministrata la Mirror Interview, intervista semi-strutturata di 12 domande raggruppabili in tre macroaree, nelle quali si chiede di rispondere guardandosi allo specchio. L’intera procedura è stata videoregistrata per consentire un’analisi sia della comunicazione verbale, attraverso il narrato, che del linguaggio del corpo, mediante la posizione e lo sguardo mantenuti di fronte allo specchio. Nel presente lavoro sono state analizzate due interviste particolarmente esemplificative delle differenze tra i due gruppi di soggetti, all’interno delle quali è possibile notare il diverso grado di soddisfazione per il proprio aspetto corporeo, presente nei due campioni. Le risposte dei due protocolli considerati si differenziano in particolare nelle prime due macroaree. Nello specifico nella macroarea 1, che indaga la relazione con il sé, il soggetto italiano indica come aspetto piacevole di sé il modo in cui si veste, dando molta importanza all’estetica ed all’apparire. Questo aspetto viene confermato nelle risposte alla macroarea 2, che indaga la relazione con gli altri, nella quale il soggetto dichiara che l’identificazione con il proprio padre avviene mediante lo stile di abbigliamento. Il soggetto maliano invece trova piacevoli aspetti di sé che riguardano il proprio corpo e si identifica con la propria madre defunta solo attraverso il ricordo, poiché non ne possiede nessuna fotografia. I soggetti italiani tendono ad essere insoddisfatti rispetto al proprio aspetto e si identificano con contenuti esterni, come i vestiti. I soggetti maliani invece dimostrano un buon grado di soddisfazione per il proprio sé ed il proprio corpo, che risultano quindi maggiormente investiti.

Differenze culturali nell'affrontare l'intervista allo specchio

VIZZIELLO, GRAZIA MARIA;
2012

Abstract

Il presente lavoro ha come obiettivo il confronto tra due culture attraverso la Mirror Interview (Kernberg, Buhl-Nielsen, Normandin, 2006), utilizzata come strumento finalizzato a rilevare eventuali differenze nel rapporto con lo specchio e con il proprio corpo. La ricerca si basa sull’analisi di due campioni normativi, rispettivamente uno italiano ed uno maliano, ai quali è stata somministrata la Mirror Interview, intervista semi-strutturata di 12 domande raggruppabili in tre macroaree, nelle quali si chiede di rispondere guardandosi allo specchio. L’intera procedura è stata videoregistrata per consentire un’analisi sia della comunicazione verbale, attraverso il narrato, che del linguaggio del corpo, mediante la posizione e lo sguardo mantenuti di fronte allo specchio. Nel presente lavoro sono state analizzate due interviste particolarmente esemplificative delle differenze tra i due gruppi di soggetti, all’interno delle quali è possibile notare il diverso grado di soddisfazione per il proprio aspetto corporeo, presente nei due campioni. Le risposte dei due protocolli considerati si differenziano in particolare nelle prime due macroaree. Nello specifico nella macroarea 1, che indaga la relazione con il sé, il soggetto italiano indica come aspetto piacevole di sé il modo in cui si veste, dando molta importanza all’estetica ed all’apparire. Questo aspetto viene confermato nelle risposte alla macroarea 2, che indaga la relazione con gli altri, nella quale il soggetto dichiara che l’identificazione con il proprio padre avviene mediante lo stile di abbigliamento. Il soggetto maliano invece trova piacevoli aspetti di sé che riguardano il proprio corpo e si identifica con la propria madre defunta solo attraverso il ricordo, poiché non ne possiede nessuna fotografia. I soggetti italiani tendono ad essere insoddisfatti rispetto al proprio aspetto e si identificano con contenuti esterni, come i vestiti. I soggetti maliani invece dimostrano un buon grado di soddisfazione per il proprio sé ed il proprio corpo, che risultano quindi maggiormente investiti.
2012
6th European Congress on Psychopathology in Childhood and Adolescence. New normalities, new pathologies, new practices
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