Introduzione: Il presente lavoro si propone come obiettivo, nell’ambito di un approccio dinamico-relazionale, di comprendere come la procedura LTP (Fivaz-Depeursinge, Corboz-Warnery, 1999),all’interno di un percorso diagnostico, possa fornire delle risorse fondamentali per il clinico sia per la definizione della sintomatologia e per la comprensione della medesima che per la strutturazione del futuro intervento. La procedura infatti permette la definizione delle dinamiche relazionali familiari sia diadiche che triadiche, partendo dal presupposto per cui la famiglia è il contesto relazionale ed interattivo dove si è strutturata la psicopatologia e il vero paziente oggetto dell’osservazione non è il singolo individuo, ma il sistema interattivo che le persone stanno costruendo (Sameroff, 2006). Il caso specifico è quello di L., una ragazza di quattordici anni che viene portata al Servizio dai genitori, preoccupati per il rifiuto della figlia di andare a scuola, la totale dipendenza da un gioco virtuale e agiti, fra cui il tagliarsi le braccia. Dopo un iniziale bilancio e molte difficoltà ad instaurare una collaborazione con la ragazza, si è concordato l’inizio di una terapia con L. affiancato ad un intervento di supporto alla genitorialità rivolto ai suoi genitori. La somministrazione dell’Ltp ha permesso di osservare dinamiche relazionali familiari disfunzionali ed una potenziale chiave d’accesso da utilizzare per l’intervento in tempi brevi. Metodo: La ricerca è stata effettuata presso un Servizio per la Genitorialità dell’Università di Padova. La procedura è stata somministrata all’interno dell’iter diagnostico insieme ad altri test (Rorschach, T.A.T., WISC-R, Intervista allo Specchio, A.A.I.) e poi somministrata a distanza di due anni per valutare l’andamento del percorso terapeutico in atto. I due LTP sono stati codificati da due giudici indipendenti e addestrati. La codifica prevede per ogni parte e per ogni soggetto l’attribuzione di un punteggio graduato su scala Likert (range 0-2) rispetto alle seguenti variabili: partecipazione, organizzazione, attenzione focale, contatto affettivo. Conclusioni: La procedura permette di individuare le risorse e i limiti delle interazioni familiari affinchè possa essere attuato un intervento. In particolare nella prima somministrazione emerge una difficoltà rispetto alle variabili più complesse quali l’attenzione focale ed il contatto affettivo e la mancanza della quarta parte che può essere un indice di una difficoltà a livello di coppia coniugale. L’uso del video feed- back ci aiuta nel far “vedere” e contemporaneamente “sentire” alcune dinamiche che altrimenti non potrebbero essere comprese dai pazienti. Esso inoltre ha permesso una chiave di accesso in tempi brevi rispetto all’aggancio relazionale e un modus di lavorare direttamente e concretamente con l’intero assetto familiare, soprattutto data la complessità della situazione.

L’utilizzo del Lausanne Triadic Play nella consultazione terapeutica. Un caso di adolescente con disturbo di personalità borderline

VIZZIELLO, GRAZIA MARIA;
2012

Abstract

Introduzione: Il presente lavoro si propone come obiettivo, nell’ambito di un approccio dinamico-relazionale, di comprendere come la procedura LTP (Fivaz-Depeursinge, Corboz-Warnery, 1999),all’interno di un percorso diagnostico, possa fornire delle risorse fondamentali per il clinico sia per la definizione della sintomatologia e per la comprensione della medesima che per la strutturazione del futuro intervento. La procedura infatti permette la definizione delle dinamiche relazionali familiari sia diadiche che triadiche, partendo dal presupposto per cui la famiglia è il contesto relazionale ed interattivo dove si è strutturata la psicopatologia e il vero paziente oggetto dell’osservazione non è il singolo individuo, ma il sistema interattivo che le persone stanno costruendo (Sameroff, 2006). Il caso specifico è quello di L., una ragazza di quattordici anni che viene portata al Servizio dai genitori, preoccupati per il rifiuto della figlia di andare a scuola, la totale dipendenza da un gioco virtuale e agiti, fra cui il tagliarsi le braccia. Dopo un iniziale bilancio e molte difficoltà ad instaurare una collaborazione con la ragazza, si è concordato l’inizio di una terapia con L. affiancato ad un intervento di supporto alla genitorialità rivolto ai suoi genitori. La somministrazione dell’Ltp ha permesso di osservare dinamiche relazionali familiari disfunzionali ed una potenziale chiave d’accesso da utilizzare per l’intervento in tempi brevi. Metodo: La ricerca è stata effettuata presso un Servizio per la Genitorialità dell’Università di Padova. La procedura è stata somministrata all’interno dell’iter diagnostico insieme ad altri test (Rorschach, T.A.T., WISC-R, Intervista allo Specchio, A.A.I.) e poi somministrata a distanza di due anni per valutare l’andamento del percorso terapeutico in atto. I due LTP sono stati codificati da due giudici indipendenti e addestrati. La codifica prevede per ogni parte e per ogni soggetto l’attribuzione di un punteggio graduato su scala Likert (range 0-2) rispetto alle seguenti variabili: partecipazione, organizzazione, attenzione focale, contatto affettivo. Conclusioni: La procedura permette di individuare le risorse e i limiti delle interazioni familiari affinchè possa essere attuato un intervento. In particolare nella prima somministrazione emerge una difficoltà rispetto alle variabili più complesse quali l’attenzione focale ed il contatto affettivo e la mancanza della quarta parte che può essere un indice di una difficoltà a livello di coppia coniugale. L’uso del video feed- back ci aiuta nel far “vedere” e contemporaneamente “sentire” alcune dinamiche che altrimenti non potrebbero essere comprese dai pazienti. Esso inoltre ha permesso una chiave di accesso in tempi brevi rispetto all’aggancio relazionale e un modus di lavorare direttamente e concretamente con l’intero assetto familiare, soprattutto data la complessità della situazione.
2012
6th European Congress on Psychopathology in Childhood and Adolescence. New normalities, new pathologies, new practices
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/2478281
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