USO INTEGRATO DI PROVE IN SITO PER LA CARATTERIZZAZIONE DEI TERRENI

Sicurezza, economia, efficienza ed affidabilità di un’opera di ingegneria geotecnica dipendono in gran parte dall’accuratezza raggiunta nella caratterizzazione dei depositi di terreno con i quali l’opera stessa interagisce. Per tale caratterizzazione sono disponibili approcci di tipo geofisico, prove geotecniche in posto e sondaggi con prove geotecniche di laboratorio. Questi approcci operano su scale diverse: i metodi geofisici sono generalmente impiegati per una caratterizzazione su larga scala, le prove in posto per la ricostruzione del profilo stratigrafico e la stima delle proprietà geomeccaniche, mentre le prove di laboratorio servono per una valutazione del comportamento meccanico in condizioni di tensione e di deformazione controllate. Dopo una breve illustrazione delle principali indagini sismiche, l’intervento discute alcuni aspetti delle prove con piezocono sismico e dilatometro sismico per la caratterizzazione geotecnica dei terreni. Infine, si dà un breve cenno alle raccomandazioni riportate nella bozza finale dell’Eurocode 7 – Geotechnical Design. Part II Ground Investigation and Testing per la conduzione e l’interpretazione delle prove con piezocono e dilatometro.