Presso il Gabinetto Numismatico del Museo Civico Correr di Venezia è conservata una medaglia in piombo raffigurante Cesare ed attribuita ad Antonio Averlino detto il Filarete. Questo unicum presenta, attualmente, patine di ossidazione su entrambe le facce; pertanto, è stato inserito in un progetto di recupero della Fondazione dei Musei Civici Veneziani. A tal fine, risulta necessario documentare lo stato di fatto prima e dopo le operazioni di restauro attraverso l’acquisizione del reperto con strumenti a scansione laser: per caratterizzare le variazioni altimetriche causate dalle patine di ossidazione ed identificare i particolari stilistici, è necessario che il rilievo 3D sia ad alta risoluzione in modo da mappare in scala micrometrica le zone di degrado. In questo lavoro vengono presentati i risultati ottenuti utilizzando due strumenti differenti per risoluzione e movimentazione della testa di misura: il Faro Cam2 laser ScanArm e l’OGP SmartScope Flash CNC 300. Entrambi, pur essendo dotati di microtastatori meccanici, sono stati utilizzati per misure in assenza di contatto, per non interferire con le patine di ossidazione oggetto del successivo restauro. Il laser ScanArm è dotato di sensori di temperatura montati negli snodi del braccio, che riducono le fluttuazioni nelle misurazioni e sensori di overload che monitorano costantemente la posizione e gli stress del braccio di acquisizione. Nell’OGP SmartScope, invece, il sistema laser TTL (Through The Lens), essendo il laser e le lenti coassiali, garantisce una messa a fuoco della luce laser molto precisa, con uno spot molto piccolo a livello di dimensioni ed una ricostruzione micrometrica della superficie.

Scansione laser multirisoluzione a livello micrometrico di un medaglione rinascimentale.

SALEMI, GIUSEPPE;MENEGHELLO, ROBERTO;Faresin E.
2011

Abstract

Presso il Gabinetto Numismatico del Museo Civico Correr di Venezia è conservata una medaglia in piombo raffigurante Cesare ed attribuita ad Antonio Averlino detto il Filarete. Questo unicum presenta, attualmente, patine di ossidazione su entrambe le facce; pertanto, è stato inserito in un progetto di recupero della Fondazione dei Musei Civici Veneziani. A tal fine, risulta necessario documentare lo stato di fatto prima e dopo le operazioni di restauro attraverso l’acquisizione del reperto con strumenti a scansione laser: per caratterizzare le variazioni altimetriche causate dalle patine di ossidazione ed identificare i particolari stilistici, è necessario che il rilievo 3D sia ad alta risoluzione in modo da mappare in scala micrometrica le zone di degrado. In questo lavoro vengono presentati i risultati ottenuti utilizzando due strumenti differenti per risoluzione e movimentazione della testa di misura: il Faro Cam2 laser ScanArm e l’OGP SmartScope Flash CNC 300. Entrambi, pur essendo dotati di microtastatori meccanici, sono stati utilizzati per misure in assenza di contatto, per non interferire con le patine di ossidazione oggetto del successivo restauro. Il laser ScanArm è dotato di sensori di temperatura montati negli snodi del braccio, che riducono le fluttuazioni nelle misurazioni e sensori di overload che monitorano costantemente la posizione e gli stress del braccio di acquisizione. Nell’OGP SmartScope, invece, il sistema laser TTL (Through The Lens), essendo il laser e le lenti coassiali, garantisce una messa a fuoco della luce laser molto precisa, con uno spot molto piccolo a livello di dimensioni ed una ricostruzione micrometrica della superficie.
2011
15a Conferenza Nazionale ASITA 2011
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