Il presente lavoro ha come obiettivo la verifica della Mirror Interview (Kernberg, Buhl-Nielsen, Normandin, 2006) come possibile strumento innovativo in un iter diagnostico finalizzato a rilevare eventuali disturbi di personalità nell’adolescenza, come vengono classificati da P. Kernberg (Kernberg, Weiner, Bardenstein, 2001). La Mirror Interview permette di condurre un’indagine diagnostica rapida focalizzandosi su identità, immagine di sé, schema corporeo e rapporto con gli altri. La ricerca si basa su un caso clinico di una ragazza di 18 anni, con sintomatologia ansiosa. All’interno del bilancio diagnostico la paziente è stata sottoposta alla Mirror Interview, intervista semi-strutturata di 12 domande raggruppabili in tre macroaree, nelle quali si chiede di rispondere guardandosi allo specchio. L’intera procedura è stata videoregistrata per consentire un’analisi sia della comunicazione verbale che del linguaggio del corpo. L’indagine degli aspetti verbali prende in considerazione il narrato a livello di contenuto e di organizzazione. Il comportamento non verbale viene analizzato attraverso due griglie di osservazione rispettivamente per lo sguardo e per la posizione. Le risposte del protocollo rientrano in quelle tipiche dei soggetti con disturbi di personalità, come indicato da P. Kernberg (2006). Nello specifico si rilevano: difficoltà a trovare aspetti positivi di sé (macroarea 1); incongruenza tra ciò che il soggetto pensa del proprio aspetto e l’opinione altrui dovuto ad una rappresentazione rigida di sé (macroarea 2); difficoltà ad integrare il sé come sentito (soggetto) con il sé come visto (oggetto) (macroarea 3). La comparazione tra i risultati ottenuti dalla Mirror Interview e quelli ricavati nell’iter diagnostico (Rorschach, TAT, colloqui) ha confermato la presenza di un disturbo di personalità.

L'intervista allo specchio nel disturbo di personalità

VIZZIELLO, GRAZIA MARIA;
2012

Abstract

Il presente lavoro ha come obiettivo la verifica della Mirror Interview (Kernberg, Buhl-Nielsen, Normandin, 2006) come possibile strumento innovativo in un iter diagnostico finalizzato a rilevare eventuali disturbi di personalità nell’adolescenza, come vengono classificati da P. Kernberg (Kernberg, Weiner, Bardenstein, 2001). La Mirror Interview permette di condurre un’indagine diagnostica rapida focalizzandosi su identità, immagine di sé, schema corporeo e rapporto con gli altri. La ricerca si basa su un caso clinico di una ragazza di 18 anni, con sintomatologia ansiosa. All’interno del bilancio diagnostico la paziente è stata sottoposta alla Mirror Interview, intervista semi-strutturata di 12 domande raggruppabili in tre macroaree, nelle quali si chiede di rispondere guardandosi allo specchio. L’intera procedura è stata videoregistrata per consentire un’analisi sia della comunicazione verbale che del linguaggio del corpo. L’indagine degli aspetti verbali prende in considerazione il narrato a livello di contenuto e di organizzazione. Il comportamento non verbale viene analizzato attraverso due griglie di osservazione rispettivamente per lo sguardo e per la posizione. Le risposte del protocollo rientrano in quelle tipiche dei soggetti con disturbi di personalità, come indicato da P. Kernberg (2006). Nello specifico si rilevano: difficoltà a trovare aspetti positivi di sé (macroarea 1); incongruenza tra ciò che il soggetto pensa del proprio aspetto e l’opinione altrui dovuto ad una rappresentazione rigida di sé (macroarea 2); difficoltà ad integrare il sé come sentito (soggetto) con il sé come visto (oggetto) (macroarea 3). La comparazione tra i risultati ottenuti dalla Mirror Interview e quelli ricavati nell’iter diagnostico (Rorschach, TAT, colloqui) ha confermato la presenza di un disturbo di personalità.
2012
6th European Congress on Psychopathology in Childhood and Adolescence. New normalities, new pathologies, new practices
6th European Congress on Psychopathology in Childhood and Adolescence. New normalities, new patholog
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