La prefazione mette in evidenza il particolare interesse rappresentato dai fondi Miari - Velluti della Biblioteca Civica di Belluno, nell'ambito del progetto promosso dalla Fondazione Ugo e Olga Levi di Venezia con i numerosi cataloghi realizzati negli ultimi decenni, che hanno permesso di recuperare e di ordinare una considerevole quantità di dati contenuti in manoscritti e stampe musicali conservate presso gli archivi e le biblioteche del Veneto. I fondi descritti in questo catalogo, infatti, non documentano l’attività e le vicende storiche di una delle tante istituzioni musicali, ecclesiastiche o civili, attive agli inizi del sec. XIX. L’originalità delle raccolte consiste nel fatto che esse testimoniano le scelte operate da un compositore e da un cantante in funzione dei propri percorsi di studio, delle preferenze individuali, degli impegni professionali o accademici e delle attività d’intrattenimento nelle quali furono coinvolti. In particolare, l’attenzione che, per ragioni diverse, Antonio Miari e Giovanni Battista Velluti hanno rivolto alle esperienze internazionali mette a disposizione dei musicologi ulteriori elementi per indagare il significato di quel rinnovamento dello stile determinatosi in Italia tra i secoli XVIII e XIX e che negli ultimi anni è stato oggetto di ripetute iniziative di studio, con particolare riguardo alla musica strumentale.
Prefazione
LOVATO, ANTONIO
2009
Abstract
La prefazione mette in evidenza il particolare interesse rappresentato dai fondi Miari - Velluti della Biblioteca Civica di Belluno, nell'ambito del progetto promosso dalla Fondazione Ugo e Olga Levi di Venezia con i numerosi cataloghi realizzati negli ultimi decenni, che hanno permesso di recuperare e di ordinare una considerevole quantità di dati contenuti in manoscritti e stampe musicali conservate presso gli archivi e le biblioteche del Veneto. I fondi descritti in questo catalogo, infatti, non documentano l’attività e le vicende storiche di una delle tante istituzioni musicali, ecclesiastiche o civili, attive agli inizi del sec. XIX. L’originalità delle raccolte consiste nel fatto che esse testimoniano le scelte operate da un compositore e da un cantante in funzione dei propri percorsi di studio, delle preferenze individuali, degli impegni professionali o accademici e delle attività d’intrattenimento nelle quali furono coinvolti. In particolare, l’attenzione che, per ragioni diverse, Antonio Miari e Giovanni Battista Velluti hanno rivolto alle esperienze internazionali mette a disposizione dei musicologi ulteriori elementi per indagare il significato di quel rinnovamento dello stile determinatosi in Italia tra i secoli XVIII e XIX e che negli ultimi anni è stato oggetto di ripetute iniziative di studio, con particolare riguardo alla musica strumentale.Pubblicazioni consigliate
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