Sulla base di documenti e fonti manoscritte inedite, il contributo delinea l'opera pionieristica del sacerdote di Rovereto Giovampietro Beltrami a favore della restaurazione della musica sacra, perseguita secondo un'idea neoclassica del repertorio gregoriano e con riferimento ai libri liturgico-musicali di tradizione tridentina. Ne è dimostrazione la sua produzione musicale rimasta manoscritta, rappresentata dal Graduale parvum (1812), dal Liber pro litaniis minoribus (1818), dal Supplementum novissimum (1822-25) e dalle Antiphonae quae dicuntur in supplicationibus. Sono esempi di canto neogregoriano, composti sul modello delle testimonianze antiche non per rispondere a esigenze di natura scientifica, ma con l'intento di eliminare ogni sedimentazione e presunta deformazione della tradizione, secondo una visione archeologizzante del Medioevo. La convinzione che nel passato fosse possibile ritrovare la perfezione della musica liturgica ritenuta assente o tradìta dai linguaggi a lui contemporanei fa del Beltrami un anticipatore dei movimenti di riforma della musica sacra, attivi in Italia nel secondo Ottocento.

Giovampietro Beltrami (1780-1843) e la restaurazione del canto gregoriano

LOVATO, ANTONIO
2011

Abstract

Sulla base di documenti e fonti manoscritte inedite, il contributo delinea l'opera pionieristica del sacerdote di Rovereto Giovampietro Beltrami a favore della restaurazione della musica sacra, perseguita secondo un'idea neoclassica del repertorio gregoriano e con riferimento ai libri liturgico-musicali di tradizione tridentina. Ne è dimostrazione la sua produzione musicale rimasta manoscritta, rappresentata dal Graduale parvum (1812), dal Liber pro litaniis minoribus (1818), dal Supplementum novissimum (1822-25) e dalle Antiphonae quae dicuntur in supplicationibus. Sono esempi di canto neogregoriano, composti sul modello delle testimonianze antiche non per rispondere a esigenze di natura scientifica, ma con l'intento di eliminare ogni sedimentazione e presunta deformazione della tradizione, secondo una visione archeologizzante del Medioevo. La convinzione che nel passato fosse possibile ritrovare la perfezione della musica liturgica ritenuta assente o tradìta dai linguaggi a lui contemporanei fa del Beltrami un anticipatore dei movimenti di riforma della musica sacra, attivi in Italia nel secondo Ottocento.
2011
Candotti, Tomadini, De Santi e la riforma della musica sacra
9788884206824
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