Ogni gioco ha le sue regole e prevede delle mosse. Noi affrontiamo il risolutivo del dibattito, che innerva l’intera nostra vita, privata e sociale, in maniera istintiva, senza una preliminare conoscenza acquisita di quali siano la sua natura, le sue finalità e le sue procedure. Dibattere consiste essenzialmente nell’argomentare le proprie ragioni. 1. Chi discute argomenta e non dimostra, perché se si potesse portare una vera dimostrazione verrebbe meno ogni motivo di discussione. 2. Argomenta con una varietà di ragioni, al plurale, perché in un dibattito conta chi ha più ragioni, o meno torto, dalla sua. 3. Argomenta le proprie ragioni in contraddittorio con altre ragioni di altri argomentanti. Il presente volume raccoglie i contributi di otto associazioni (Acpd, Apogeo, Cear, Ergo, Iasc, Torneo con Acento, Wdi, Zip) e di studiosi-formatori provenienti da sette diverse nazioni (Cile, Israele, Italia, Messico, Slovenia, Spagna, Stati Uniti) sul valore e sui limiti del dibattito: se chi si confronta riconosce il diritto, accetta il dovere, ma gode altresì del piacere di discutere, un dibattito può diventare un buon dibattito. Inoltre illustra ed analizza gli esiti dell’introduzione della disputa in ambito scolastico, indicando come organizzare, condurre e valutare un dibattito anche in forma di torneo.

Argomentare le proprie ragioni. Organizzare, condurre e valutare un dibattito

CATTANI, ADELINO
2011

Abstract

Ogni gioco ha le sue regole e prevede delle mosse. Noi affrontiamo il risolutivo del dibattito, che innerva l’intera nostra vita, privata e sociale, in maniera istintiva, senza una preliminare conoscenza acquisita di quali siano la sua natura, le sue finalità e le sue procedure. Dibattere consiste essenzialmente nell’argomentare le proprie ragioni. 1. Chi discute argomenta e non dimostra, perché se si potesse portare una vera dimostrazione verrebbe meno ogni motivo di discussione. 2. Argomenta con una varietà di ragioni, al plurale, perché in un dibattito conta chi ha più ragioni, o meno torto, dalla sua. 3. Argomenta le proprie ragioni in contraddittorio con altre ragioni di altri argomentanti. Il presente volume raccoglie i contributi di otto associazioni (Acpd, Apogeo, Cear, Ergo, Iasc, Torneo con Acento, Wdi, Zip) e di studiosi-formatori provenienti da sette diverse nazioni (Cile, Israele, Italia, Messico, Slovenia, Spagna, Stati Uniti) sul valore e sui limiti del dibattito: se chi si confronta riconosce il diritto, accetta il dovere, ma gode altresì del piacere di discutere, un dibattito può diventare un buon dibattito. Inoltre illustra ed analizza gli esiti dell’introduzione della disputa in ambito scolastico, indicando come organizzare, condurre e valutare un dibattito anche in forma di torneo.
2011
9788875645137
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