Il volume si apre con un capitolo introduttivo nel quale viene proposto un excursus sui Colli Euganei che riguarda non solo gli aspetti ambientali, ma anche il rapporto tra l’elemento naturale ed il lavoro dell’uomo. L’attività antropica, infatti, ha modificato profondamente nel corso dei secoli l’ambiente per adattarlo alle necessità produttive degli abitanti, generando non solo impatti negativi ma anche, in alcuni casi, contribuendo ad arricchire il patrimonio di biodiversità del territorio. In questo capitolo si inserisce anche un paragrafo che descrive l’Ente Parco, l’organismo regionale che a partire dal 1989 ha assunto l’incarico di tutelare il territorio dei Colli Euganei e di promuoverne uno sviluppo sostenibile, nel rispetto delle esigenze dell’ambiente, ma anche della popolazione locale che in esso vive e lavora. Il capitolo sul LIFE Natura approfondisce l’esame dello strumento finanziario comunitario grazie al quale è stata possibile la realizzazione del progetto, evidenziando come l’attenzione riservata dalle autorità europee costituisca un’indiretta testimonianza del valore ambientale degli habitat dei Colli. Questi, infatti, sono integralmente inseriti nella rete ecologica Natura 2000 che costituisce l’ossatura portante delle aree naturali comunitarie di pregio. I Colli Euganei ospitano diversi ambienti ritenuti di interesse “prioritario” dalla Direttiva habitat (92/43/CEE) che pone le basi per la salvaguardia della natura e delle specie in via di estinzione. Una descrizione generale dei principali aspetti ecologici degli habitat interessati dal progetto LIFE Natura viene riportata nel capitolo successivo, con riferimento sia a quelli di interesse “prioritario” (le formazioni erbose secche seminaturali, le formazioni erbose rupicole e i boschi pannonici di Quercus pubescens) sia agli altri habitat sui quali si è intervenuti (i laghi eutrofici naturali e le foreste di Castanea sativa). Per ciascuno di essi viene riportata una panoramica delle principali specie vegetali ed animali la cui esistenza, in molti casi già documentata dalle numerosi fonti bibliografiche disponibili, è comunque sempre stata confermata dalle osservazioni svolte nel corso della realizzazione del progetto. Nell’ambito della descrizione sono anche indicate le principali minacce che incombono sugli habitat alle quali si è voluto fare fronte con le azioni del progetto. Successivamente il volume descrive i due principali strumenti previsti dal progetto LIFE per la pianificazione delle attività e la verifica dei risultati raggiunti: il Piano di Gestione ed il Piano di Monitoraggio. Si ritiene che il risultato raggiunto possa costituire un valido esempio di applicazione della “scienza del rischio”, che consente di valutare contestualmente il valore ambientale di un sito, la pericolosità delle minacce che gravano su di esso e la sua vulnerabilità. Sono stati inseriti la descrizione del metodo adottato e alcuni elementi numerici specifici impiegati per la sua applicazione al fine di rendere espliciti tutti i passaggi del lavoro svolto. Infine la parte più consistente del volume è stata riservata alla descrizione dei singoli siti sui quali si è intervenuto nell’ambito del progetto, suddivisi in base ai rispettivi habitat di appartenenza. Al termine del volume è stato ritenuto utile aggiungere due strumenti per coloro i quali, per scopi didattici o anche solo ricreativi, vorranno verificare di persona le attività svolte: due proposte di itinerari ed, in appendice, una rassegna delle principali specie vegetali e animali citate nel testo.

La salvaguardia degli habitat naturali del Parco Regionale dei Colli Euganei

VIOLA, FRANCO;SITZIA, TOMMASO;BONATO, LUCIO;
2006

Abstract

Il volume si apre con un capitolo introduttivo nel quale viene proposto un excursus sui Colli Euganei che riguarda non solo gli aspetti ambientali, ma anche il rapporto tra l’elemento naturale ed il lavoro dell’uomo. L’attività antropica, infatti, ha modificato profondamente nel corso dei secoli l’ambiente per adattarlo alle necessità produttive degli abitanti, generando non solo impatti negativi ma anche, in alcuni casi, contribuendo ad arricchire il patrimonio di biodiversità del territorio. In questo capitolo si inserisce anche un paragrafo che descrive l’Ente Parco, l’organismo regionale che a partire dal 1989 ha assunto l’incarico di tutelare il territorio dei Colli Euganei e di promuoverne uno sviluppo sostenibile, nel rispetto delle esigenze dell’ambiente, ma anche della popolazione locale che in esso vive e lavora. Il capitolo sul LIFE Natura approfondisce l’esame dello strumento finanziario comunitario grazie al quale è stata possibile la realizzazione del progetto, evidenziando come l’attenzione riservata dalle autorità europee costituisca un’indiretta testimonianza del valore ambientale degli habitat dei Colli. Questi, infatti, sono integralmente inseriti nella rete ecologica Natura 2000 che costituisce l’ossatura portante delle aree naturali comunitarie di pregio. I Colli Euganei ospitano diversi ambienti ritenuti di interesse “prioritario” dalla Direttiva habitat (92/43/CEE) che pone le basi per la salvaguardia della natura e delle specie in via di estinzione. Una descrizione generale dei principali aspetti ecologici degli habitat interessati dal progetto LIFE Natura viene riportata nel capitolo successivo, con riferimento sia a quelli di interesse “prioritario” (le formazioni erbose secche seminaturali, le formazioni erbose rupicole e i boschi pannonici di Quercus pubescens) sia agli altri habitat sui quali si è intervenuti (i laghi eutrofici naturali e le foreste di Castanea sativa). Per ciascuno di essi viene riportata una panoramica delle principali specie vegetali ed animali la cui esistenza, in molti casi già documentata dalle numerosi fonti bibliografiche disponibili, è comunque sempre stata confermata dalle osservazioni svolte nel corso della realizzazione del progetto. Nell’ambito della descrizione sono anche indicate le principali minacce che incombono sugli habitat alle quali si è voluto fare fronte con le azioni del progetto. Successivamente il volume descrive i due principali strumenti previsti dal progetto LIFE per la pianificazione delle attività e la verifica dei risultati raggiunti: il Piano di Gestione ed il Piano di Monitoraggio. Si ritiene che il risultato raggiunto possa costituire un valido esempio di applicazione della “scienza del rischio”, che consente di valutare contestualmente il valore ambientale di un sito, la pericolosità delle minacce che gravano su di esso e la sua vulnerabilità. Sono stati inseriti la descrizione del metodo adottato e alcuni elementi numerici specifici impiegati per la sua applicazione al fine di rendere espliciti tutti i passaggi del lavoro svolto. Infine la parte più consistente del volume è stata riservata alla descrizione dei singoli siti sui quali si è intervenuto nell’ambito del progetto, suddivisi in base ai rispettivi habitat di appartenenza. Al termine del volume è stato ritenuto utile aggiungere due strumenti per coloro i quali, per scopi didattici o anche solo ricreativi, vorranno verificare di persona le attività svolte: due proposte di itinerari ed, in appendice, una rassegna delle principali specie vegetali e animali citate nel testo.
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