L’articolo analizza la messinscena dell’Après-midi d’un faune di Nizinskij (Parigi, 1912), la cui coreografia è ricostruibile in base ad una serie di documenti attendibili. Due caratteristiche scelte per la tecnica dei danzatori paiono particolarmente importanti: l’effetto bidimensionale del “quadro in movimento” e l’estrema articolazione dei corpi dei danzatori. Entrambe le peculiarità si ispirano alla pittura vascolare greca arcaica. Randi si interroga sul senso sotteso a queste scelte, da lei non ritenute gratuita soluzione tecnica, ma portatrici di un significato preciso.
Nizinskij, L’Après-midi d’un faune
RANDI, ELENA
2011
Abstract
L’articolo analizza la messinscena dell’Après-midi d’un faune di Nizinskij (Parigi, 1912), la cui coreografia è ricostruibile in base ad una serie di documenti attendibili. Due caratteristiche scelte per la tecnica dei danzatori paiono particolarmente importanti: l’effetto bidimensionale del “quadro in movimento” e l’estrema articolazione dei corpi dei danzatori. Entrambe le peculiarità si ispirano alla pittura vascolare greca arcaica. Randi si interroga sul senso sotteso a queste scelte, da lei non ritenute gratuita soluzione tecnica, ma portatrici di un significato preciso.File in questo prodotto:
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