Gli studi organizzativi si sono da tempo concentrati sul fenomeno della collaborazione tra fornitore e cliente nella gestione dei processi interorganizzativi (Clark, 1989; Dyer, 1997; Sobrero e Roberts, 2001; Kotabe et al., 2003). In particolare, uno dei processi più importanti gestito nell’ambito delle relazioni di fornitura è relativo allo sviluppo di nuovi prodotti (SNP). Questo processo per sua natura oltrepassa i confini di una sola organizzazione e richiede, in molti casi, la combinazione e l’interazione tra corpi di conoscenza di aziende diverse che, per gestire le loro relazioni, ricorrono a meccanismi di coordinamento non riconducibili né al mercato né alla gerarchia (Powell, 1990). Negli ultimi anni, la diffusione delle nuove tecnologie informatiche ha introdotto un elemento di complessità nella gestione del processo di SNP spingendo diversi studiosi ad approfondire i possibili riflessi organizzativi conseguenti alla loro introduzione. Nonostante questa crescente attenzione, l’impatto che le nuove tecnologie hanno sulla performance del processo di SNP non è ancora chiaro. Infatti, se da un lato possono facilitare le relazioni (Sproull e Kiesner, 1986), dall’altro potrebbero impoverire lo scambio informativo, facendo perdere possibilità di apprendimento (Daft e Lengel, 1984). Questo articolo ha l’obiettivo di esplorare gli impatti dell’introduzione del networking tecnologico sulla performance delle relazioni di fornitura nel processo di SNP. In accordo con la letteratura consolidata sulle relazioni verticali, la performance del processo di SNP sarà misurata in termini di efficienza e di apprendimento (Clark, 1989; Sobrero e Roberts, 2002). La ricerca sviluppata a partire dal framework teorico è stata condotta attraverso la metodologia del case study applicata a due casi di studio. In questo modo è stato possibile analizzare in profondità le variabili di interesse, tramite l’effettuazione di interviste, la somministrazione di questionari semistrutturati e l’analisi di documenti aziendali. Importante sottolineare che l’unità di analisi scelta non è l’impresa ma la relazione che lega un cliente a un fornitore nel processo di SNP: infatti, è la rete di relazioni del processo (e la sua performance) che viene modificata dall’introduzione di strumenti tecnologici di networking finalizzati alla riduzione delle distanze fisiche. I casi analizzati in questo lavoro riguardano quattro imprese italiane operanti nel distretto calzaturiero della Riviera del Brenta. Lo studio ha delle interessanti ricadute sia teoriche che manageriali. Dal punto di vista teorico chiarisce il rapporto tra networking tecnologico ed efficienza e apprendimento nelle relazioni di fornitura. Inoltre, evidenzia in che modo due variabili della relazione (grado di interdipendenza della parte fornita e grado di coinvolgimento del fornitore) influenzano tale rapporto. Dal punto di vista manageriale, suggerisce l’importanza di una progettazione contestualizzata delle variabili organizzative e tecnologiche nella strutturazione delle relazioni di filiera. In situazioni caratterizzate da intensa collaborazione interorganizzativa ma “povere” di tecnologia (come nel caso di molti distretti industriali) la completa traslazione delle relazioni esistenti su un piano tecnologico, in nome di una maggiore efficienza, può essere rischiosa sotto il profilo del processo di apprendimento.

La scarpa virtuale: networking e performance del processo di sviluppo nuovi prodotti nella Riviera del Brenta

GIANECCHINI, MARTINA;FURLAN, ANDREA
2007

Abstract

Gli studi organizzativi si sono da tempo concentrati sul fenomeno della collaborazione tra fornitore e cliente nella gestione dei processi interorganizzativi (Clark, 1989; Dyer, 1997; Sobrero e Roberts, 2001; Kotabe et al., 2003). In particolare, uno dei processi più importanti gestito nell’ambito delle relazioni di fornitura è relativo allo sviluppo di nuovi prodotti (SNP). Questo processo per sua natura oltrepassa i confini di una sola organizzazione e richiede, in molti casi, la combinazione e l’interazione tra corpi di conoscenza di aziende diverse che, per gestire le loro relazioni, ricorrono a meccanismi di coordinamento non riconducibili né al mercato né alla gerarchia (Powell, 1990). Negli ultimi anni, la diffusione delle nuove tecnologie informatiche ha introdotto un elemento di complessità nella gestione del processo di SNP spingendo diversi studiosi ad approfondire i possibili riflessi organizzativi conseguenti alla loro introduzione. Nonostante questa crescente attenzione, l’impatto che le nuove tecnologie hanno sulla performance del processo di SNP non è ancora chiaro. Infatti, se da un lato possono facilitare le relazioni (Sproull e Kiesner, 1986), dall’altro potrebbero impoverire lo scambio informativo, facendo perdere possibilità di apprendimento (Daft e Lengel, 1984). Questo articolo ha l’obiettivo di esplorare gli impatti dell’introduzione del networking tecnologico sulla performance delle relazioni di fornitura nel processo di SNP. In accordo con la letteratura consolidata sulle relazioni verticali, la performance del processo di SNP sarà misurata in termini di efficienza e di apprendimento (Clark, 1989; Sobrero e Roberts, 2002). La ricerca sviluppata a partire dal framework teorico è stata condotta attraverso la metodologia del case study applicata a due casi di studio. In questo modo è stato possibile analizzare in profondità le variabili di interesse, tramite l’effettuazione di interviste, la somministrazione di questionari semistrutturati e l’analisi di documenti aziendali. Importante sottolineare che l’unità di analisi scelta non è l’impresa ma la relazione che lega un cliente a un fornitore nel processo di SNP: infatti, è la rete di relazioni del processo (e la sua performance) che viene modificata dall’introduzione di strumenti tecnologici di networking finalizzati alla riduzione delle distanze fisiche. I casi analizzati in questo lavoro riguardano quattro imprese italiane operanti nel distretto calzaturiero della Riviera del Brenta. Lo studio ha delle interessanti ricadute sia teoriche che manageriali. Dal punto di vista teorico chiarisce il rapporto tra networking tecnologico ed efficienza e apprendimento nelle relazioni di fornitura. Inoltre, evidenzia in che modo due variabili della relazione (grado di interdipendenza della parte fornita e grado di coinvolgimento del fornitore) influenzano tale rapporto. Dal punto di vista manageriale, suggerisce l’importanza di una progettazione contestualizzata delle variabili organizzative e tecnologiche nella strutturazione delle relazioni di filiera. In situazioni caratterizzate da intensa collaborazione interorganizzativa ma “povere” di tecnologia (come nel caso di molti distretti industriali) la completa traslazione delle relazioni esistenti su un piano tecnologico, in nome di una maggiore efficienza, può essere rischiosa sotto il profilo del processo di apprendimento.
2007
La conoscenza nelle relazioni tra aziende
9788846495303
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/2483415
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