Lo studio della funzione genitoriale (Fava Vizziello, 2003) è un ambito che ha ricevuto una crescente attenzione conducendo a due approcci di ricerca e clinici: alcuni studiosi hanno definito le competenze genitoriali in termini di rappresentazioni, presenti negli adulti prima della nascita del bambino ed attive nella sua crescita, che possono essere valutate attraverso la narrazione (Stern, 1995); altri si sono rifatti ad una definizione della genitorialità, nei termini della qualità delle interazioni precoci tra il bambino e gli adulti di riferimento, la cui misurazione prevede l’osservazione dei comportamenti di cura da parte del caregiver nei confronti del piccolo (Stern, 1998). Una possibilità di ampliamento di questi temi deriva dalla prospettiva di Fivaz-Depeursinge (2000) e si fonda sull’idea di “co-genitorialità”. In questa prospettiva, l’attenzione è posta sulle interazioni in cui sono presenti entrambi i genitori ed il piccolo; la genitorialità è quindi intesa come funzione triadica attinente alla capacità di un genitore di costruire un’interazione contemporaneamente col bambino e con l’altro genitore secondo modalità peculiari. Fivaz-Depeursinge e Corboz-Warnery (2001) propongono la possibilità di osservare e valutare la qualità delle rappresentazioni agite dai partner, prima della nascita del bambino, definendo una serie di comportamenti genitoriali anticipatori, attivi già durante la gravidanza, che costituirebbero le basi delle future competenze di cura degli adulti nei confronti del bambino. Tale prospettiva apre un nuovo punto di vista sulla valutazione delle competenze genitoriali che riguarda appunto lo spazio tra rappresentazioni degli adulti e interazione col bambino. La presente ricerca si è proposta di indagare alcuni aspetti rappresentativi ed interattivi connessi con la transizione alla genitorialità e, in particolare: - se alcune caratteristiche interattive della coppia, durante la gravidanza, possono associarsi alla qualità dell’interazione triadica precoce costruita dai genitori con il bambino nel corso dei primi mesi di vita; - se alcune caratteristiche rappresentative dei partner relative ai ruoli genitoriali possono associarsi alla qualità dell’interazione triadica familiare. Alla ricerca hanno partecipato 40 coppie in attesa del primo figlio, appartenenti alla popolazione generale italiana, reclutate presso corsi di psicoprofilassi al parto. La raccolta dei dati si è svolta in più fasi e con l’ausilio di strumenti diversi: Al 7° mese di gravidanza è stato applicato il Lausanne Triadic Play prenatale e il Colloquio Annuncio; Al 4° mese dopo la nascita del bambino si è ricorso al LTP post-natale e il Questionario sul Coinvolgimento paterno. I risultati mostrano che la qualità dell’interazione di coppia nel corso del colloquio Annuncio e della procedura LTP pre-natale non solo si mostrano associati alla qualità del funzionamento triadico familiare a 4 mesi di vita del bambino, ma sembrano costituire veri e propri predittori delle modalità con cui la famiglia organizza il gioco a tre, madre-padre-bambino. La percezione invece che i partner hanno del coinvolgimento del padre nell’interazione con il figlio non si associa alla qualità dell’interazione triadica a 4 mesi del piccolo. Infine, in linea con i risultati di altre ricerche, emerge una continuità della qualità dell’alleanza familiare nei due momenti di osservazione.

Dalla coppia alla famiglia. Precursori diadici della triade madre-padre-bambino.

SIMONELLI, ALESSANDRA;VIZZIELLO, GRAZIA MARIA;BIGHIN, MARA;
2006

Abstract

Lo studio della funzione genitoriale (Fava Vizziello, 2003) è un ambito che ha ricevuto una crescente attenzione conducendo a due approcci di ricerca e clinici: alcuni studiosi hanno definito le competenze genitoriali in termini di rappresentazioni, presenti negli adulti prima della nascita del bambino ed attive nella sua crescita, che possono essere valutate attraverso la narrazione (Stern, 1995); altri si sono rifatti ad una definizione della genitorialità, nei termini della qualità delle interazioni precoci tra il bambino e gli adulti di riferimento, la cui misurazione prevede l’osservazione dei comportamenti di cura da parte del caregiver nei confronti del piccolo (Stern, 1998). Una possibilità di ampliamento di questi temi deriva dalla prospettiva di Fivaz-Depeursinge (2000) e si fonda sull’idea di “co-genitorialità”. In questa prospettiva, l’attenzione è posta sulle interazioni in cui sono presenti entrambi i genitori ed il piccolo; la genitorialità è quindi intesa come funzione triadica attinente alla capacità di un genitore di costruire un’interazione contemporaneamente col bambino e con l’altro genitore secondo modalità peculiari. Fivaz-Depeursinge e Corboz-Warnery (2001) propongono la possibilità di osservare e valutare la qualità delle rappresentazioni agite dai partner, prima della nascita del bambino, definendo una serie di comportamenti genitoriali anticipatori, attivi già durante la gravidanza, che costituirebbero le basi delle future competenze di cura degli adulti nei confronti del bambino. Tale prospettiva apre un nuovo punto di vista sulla valutazione delle competenze genitoriali che riguarda appunto lo spazio tra rappresentazioni degli adulti e interazione col bambino. La presente ricerca si è proposta di indagare alcuni aspetti rappresentativi ed interattivi connessi con la transizione alla genitorialità e, in particolare: - se alcune caratteristiche interattive della coppia, durante la gravidanza, possono associarsi alla qualità dell’interazione triadica precoce costruita dai genitori con il bambino nel corso dei primi mesi di vita; - se alcune caratteristiche rappresentative dei partner relative ai ruoli genitoriali possono associarsi alla qualità dell’interazione triadica familiare. Alla ricerca hanno partecipato 40 coppie in attesa del primo figlio, appartenenti alla popolazione generale italiana, reclutate presso corsi di psicoprofilassi al parto. La raccolta dei dati si è svolta in più fasi e con l’ausilio di strumenti diversi: Al 7° mese di gravidanza è stato applicato il Lausanne Triadic Play prenatale e il Colloquio Annuncio; Al 4° mese dopo la nascita del bambino si è ricorso al LTP post-natale e il Questionario sul Coinvolgimento paterno. I risultati mostrano che la qualità dell’interazione di coppia nel corso del colloquio Annuncio e della procedura LTP pre-natale non solo si mostrano associati alla qualità del funzionamento triadico familiare a 4 mesi di vita del bambino, ma sembrano costituire veri e propri predittori delle modalità con cui la famiglia organizza il gioco a tre, madre-padre-bambino. La percezione invece che i partner hanno del coinvolgimento del padre nell’interazione con il figlio non si associa alla qualità dell’interazione triadica a 4 mesi del piccolo. Infine, in linea con i risultati di altre ricerche, emerge una continuità della qualità dell’alleanza familiare nei due momenti di osservazione.
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