Introduzione: Negli ultimi decenni l’interesse di studiosi e ricercatori appartenenti ad ambiti disciplinari diversi ha trovato un punto di convergenza nel riconoscimento della presenza di una serie di predisposizioni innate o molto precoci del bambino all’interazione sociale e della centralità degli scambi interattivi e affettivi che il bambino fin dalla nascita e nel corso dei primi anni di vita esperisce con i caregiver per il successivo sviluppo e adattamento (cfr. Beebe, Lachmann, 2002; Lavelli, 2007). L’approccio teorico e metodologico di Fivaz-Depeursinge e Corboz-Warnery (1999) allo studio delle interazioni madre-padre-bambino costituisce uno degli approcci più innovativi e originali in questa prospettiva: il modello proposto vede infatti il contesto interattivo costituito dalla triade madre-padre-bambino come una matrice relazionale primaria per lo sviluppo affettivo-relazionale del piccolo e di conseguenza l’oggetto di indagine privilegiato per la comprensione delle traiettorie evolutive funzionali e a rischio. Se alcuni studi si sono già occupati di analizzare in contesti culturali diversi la stabilità e il cambiamento delle competenze interattive familiari nel corso dei primi anni di vita del bambino, viceversa, scarsamente indagato in letteratura è il ruolo contemporaneo di fattori individuali (caratteristiche dei genitori e del bambino) e relazionali-contestuali (qualità della relazione coniugale, coinvolgimento paterno) nell’influenzare le traiettorie evolutive di tali competenze nei primi anni di vita del bambino. Obiettivi e metodi: Il presente lavoro si è quindi proposto di : a) analizzare stabilità e cambiamento delle competenze interattive triadiche nel periodo che va dal 4° mese di vita del bambino al 4° anno; b) analizzare il ruolo di alcune caratteristiche individuali dei genitori (storia affettivo-relazionale, presenza di sintomi depressivi nelle madri nel periodo postnatale) e del bambino (genere) e di potenziali fonti contestuali di stress e supporto per il sistema famiglia (qualità della relazione coniugale e cogenitoriale, grado di coinvolgimento paterno nella cura del bambino) nell’influenzare la qualità delle interazioni madre-padre-bambino valutate in età prescolare. Alla ricerca hanno partecipato 31 famiglie appartenenti ad una popolazione non clinica: le coppie sono state reclutate ai corsi di preparazione alla nascita ed erano tutte in attesa del primo figlio. La ricerca ha previsto un disegno longitudinale secondo un approccio multi-metodo: tutte le famiglie sono state incontrate al 7° mese di gravidanza, al 4°, 9° e 12° mese postnatale e al 4° anno del bambino. Sono stati utilizzati questionari self-report (Dyadic Adjustment Scale, DAS, Spanier, 1976; Questionario sul Coinvolgimento Paterno, Frascarolo, 1994; Edinburgh Postnatal Depression Scale, EPDS, Cox et al., 1987), un’intervista (Adult Attachment Interview, AAI, George, Kaplan, Main, 1985) e procedure osservative (Lausanne Trilogue Play Pre- e Post-natale, LTP, Fivaz-Depeursinge, Corboz-Warnery, 1999). I risultati ottenuti hanno evidenziato una generale instabilità e viceversa un significativo incremento delle competenze interattive triadiche tra il 4° e il 9° mese del bambino ed una successiva continuità tra il 9° mese e l’età prescolare. Inoltre le competenze interattive manifestate dal sistema famiglia al 4° anno del bambino sono risultate associate in modo significativo e positivo a: a) le esperienze infantili di coinvolgimento e preoccupazione riportate dalle madri in riferimento alle figure genitoriali e valutate al 7° mese di gravidanza con l’AAI; b) il grado di coinvolgimento paterno nella cura del bambino nelle diverse fasi di valutazione (4°, 9°, 12° mese ed età prescolare). Conclusioni: i risultati ottenuti sembrano confermare la centralità del primo anno di vita quale periodo di sperimentazione, acquisizione e consolidamento delle competenze interattive da parte del sistema madre-padre-bambino: questa fase sembra costituire infatti un periodo caratterizzato da una relativa flessibilità e da un potenziale di cambiamento e miglioramento della capacità di coordinazione e co-costruzione dello scambio interattivo triadico. L’approfondimento delle traiettorie evolutive delle competenze sottostanti la qualità generale delle interazioni osservabili tra il 4° e il 9° mese consente inoltre di individuare le aree maggiormente modificabili e di conseguenza, gli aspetti maggiormente aperti al cambiamento e quindi ad un eventuale intervento. I dati ottenuti sembrano inoltre confermare la stretta relazione tra la qualità delle interazioni familiari e il grado di coinvolgimento del padre nella cura del bambino nel duplice ruolo di supporto e di partner attivo nel corso degli scambi quotidiani che hanno luogo nel contesto familiare e la mutua interdipendenza tra questi due aspetti nel favorire la costruzione di un contesto relazionale funzionale al benessere e allo sviluppo del bambino e dell’intera famiglia.

Competenze triadiche in età prescolare : una prospettiva multifattoriale.

PETECH, ERIKA;SIMONELLI, ALESSANDRA
2010

Abstract

Introduzione: Negli ultimi decenni l’interesse di studiosi e ricercatori appartenenti ad ambiti disciplinari diversi ha trovato un punto di convergenza nel riconoscimento della presenza di una serie di predisposizioni innate o molto precoci del bambino all’interazione sociale e della centralità degli scambi interattivi e affettivi che il bambino fin dalla nascita e nel corso dei primi anni di vita esperisce con i caregiver per il successivo sviluppo e adattamento (cfr. Beebe, Lachmann, 2002; Lavelli, 2007). L’approccio teorico e metodologico di Fivaz-Depeursinge e Corboz-Warnery (1999) allo studio delle interazioni madre-padre-bambino costituisce uno degli approcci più innovativi e originali in questa prospettiva: il modello proposto vede infatti il contesto interattivo costituito dalla triade madre-padre-bambino come una matrice relazionale primaria per lo sviluppo affettivo-relazionale del piccolo e di conseguenza l’oggetto di indagine privilegiato per la comprensione delle traiettorie evolutive funzionali e a rischio. Se alcuni studi si sono già occupati di analizzare in contesti culturali diversi la stabilità e il cambiamento delle competenze interattive familiari nel corso dei primi anni di vita del bambino, viceversa, scarsamente indagato in letteratura è il ruolo contemporaneo di fattori individuali (caratteristiche dei genitori e del bambino) e relazionali-contestuali (qualità della relazione coniugale, coinvolgimento paterno) nell’influenzare le traiettorie evolutive di tali competenze nei primi anni di vita del bambino. Obiettivi e metodi: Il presente lavoro si è quindi proposto di : a) analizzare stabilità e cambiamento delle competenze interattive triadiche nel periodo che va dal 4° mese di vita del bambino al 4° anno; b) analizzare il ruolo di alcune caratteristiche individuali dei genitori (storia affettivo-relazionale, presenza di sintomi depressivi nelle madri nel periodo postnatale) e del bambino (genere) e di potenziali fonti contestuali di stress e supporto per il sistema famiglia (qualità della relazione coniugale e cogenitoriale, grado di coinvolgimento paterno nella cura del bambino) nell’influenzare la qualità delle interazioni madre-padre-bambino valutate in età prescolare. Alla ricerca hanno partecipato 31 famiglie appartenenti ad una popolazione non clinica: le coppie sono state reclutate ai corsi di preparazione alla nascita ed erano tutte in attesa del primo figlio. La ricerca ha previsto un disegno longitudinale secondo un approccio multi-metodo: tutte le famiglie sono state incontrate al 7° mese di gravidanza, al 4°, 9° e 12° mese postnatale e al 4° anno del bambino. Sono stati utilizzati questionari self-report (Dyadic Adjustment Scale, DAS, Spanier, 1976; Questionario sul Coinvolgimento Paterno, Frascarolo, 1994; Edinburgh Postnatal Depression Scale, EPDS, Cox et al., 1987), un’intervista (Adult Attachment Interview, AAI, George, Kaplan, Main, 1985) e procedure osservative (Lausanne Trilogue Play Pre- e Post-natale, LTP, Fivaz-Depeursinge, Corboz-Warnery, 1999). I risultati ottenuti hanno evidenziato una generale instabilità e viceversa un significativo incremento delle competenze interattive triadiche tra il 4° e il 9° mese del bambino ed una successiva continuità tra il 9° mese e l’età prescolare. Inoltre le competenze interattive manifestate dal sistema famiglia al 4° anno del bambino sono risultate associate in modo significativo e positivo a: a) le esperienze infantili di coinvolgimento e preoccupazione riportate dalle madri in riferimento alle figure genitoriali e valutate al 7° mese di gravidanza con l’AAI; b) il grado di coinvolgimento paterno nella cura del bambino nelle diverse fasi di valutazione (4°, 9°, 12° mese ed età prescolare). Conclusioni: i risultati ottenuti sembrano confermare la centralità del primo anno di vita quale periodo di sperimentazione, acquisizione e consolidamento delle competenze interattive da parte del sistema madre-padre-bambino: questa fase sembra costituire infatti un periodo caratterizzato da una relativa flessibilità e da un potenziale di cambiamento e miglioramento della capacità di coordinazione e co-costruzione dello scambio interattivo triadico. L’approfondimento delle traiettorie evolutive delle competenze sottostanti la qualità generale delle interazioni osservabili tra il 4° e il 9° mese consente inoltre di individuare le aree maggiormente modificabili e di conseguenza, gli aspetti maggiormente aperti al cambiamento e quindi ad un eventuale intervento. I dati ottenuti sembrano inoltre confermare la stretta relazione tra la qualità delle interazioni familiari e il grado di coinvolgimento del padre nella cura del bambino nel duplice ruolo di supporto e di partner attivo nel corso degli scambi quotidiani che hanno luogo nel contesto familiare e la mutua interdipendenza tra questi due aspetti nel favorire la costruzione di un contesto relazionale funzionale al benessere e allo sviluppo del bambino e dell’intera famiglia.
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