INTRODUZIONE L’incidenza della lesione midollare sulla popolazione italiana è di circa 20-25 nuovi casi annui per milione di abitanti con una prevalenza nella fascia di età dai 10 ai 40 anni e una percentuale del 65% di origine traumatica. Pur nell’eterogeneità delle manifestazioni connesse al livello di gravità di tali lesioni, è ampiamente riconosciuto come i soggetti lesionati vadano incontro ad una esperienza lunga e spesso cronica di sofferenza fisica e di perdita di abilità e autonomie con un impatto sulla qualità globale della vita e sul livello di benessere psicologico e di adattamento sociale. Tuttavia sono ancora pochi gli studi che hanno cercato di analizzare in modo sistematico gli esiti psicosociali e in particolare l’insorgenza di sintomatologia depressiva nel periodo successivo alla lesione. Obiettivi: a) descrivere le eventuali connessioni tra danno spinale, caratteristiche socio-demografiche, esiti psicosociali e vissuti depressivi nel periodo di ospedalizzazione e nel periodo successivo alla dimissione; b) analizzare l’eventuale relazione tra episodi depressivi nel periodo immediatamente successivo alla lesione, il livello della sintomatologia depressiva attuale e la qualità della vita percepita. Metodo: Sono state analizzate le cartelle cliniche della popolazione di pazienti ricoverati per lesione spinale nel periodo 2005-2009 presso l’Unità Spinale dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza (N = 120). Previo consenso, ai soggetti è stata somministrata un’intervista telefonica volta ad indagare la qualità della vita, l’esperienza di vissuti depressivi nel periodo del ricovero e nel momento attuale. Risultati: I dati preliminari relativi ad un gruppo di 30 soggetti con lesione midollare completa evidenziano la presenza di vissuti depressivi significativi nel periodo dell’ospedalizzazione, connotati da ansia e rabbia persecutoria nei confronti dell’equipe medica. Nella fase di post-ospedalizzazione, non emergono differenze significative nel livello della sintomatologia depressiva tra i soggetti tetraplegici e paraplegici. In generale, la presenza di livelli elevati di sintomi depressivi è risultata associata ad una percezione più negativa della qualità di vita. Conclusioni: I dati preliminari sembrano confermare la necessità di tenere in considerazione la dimensione psicologica che accompagna il paziente con lesione spinale non solo nella fase di ospedalizzazione, per favorire la compliance all’intervento medico-riabilitativo, ma anche successivamente, allo scopo di promuovere programmi di accompagnamento nella fase post-dimissione per favorire il recupero di un livello soddisfacente nella qualità della vita del paziente.

Esiti psicosociali e vissuti depressivi dopo una lesione spinale traumatica: risultati e riflessioni in progress

SIMONELLI, ALESSANDRA;PETECH, ERIKA;
2010

Abstract

INTRODUZIONE L’incidenza della lesione midollare sulla popolazione italiana è di circa 20-25 nuovi casi annui per milione di abitanti con una prevalenza nella fascia di età dai 10 ai 40 anni e una percentuale del 65% di origine traumatica. Pur nell’eterogeneità delle manifestazioni connesse al livello di gravità di tali lesioni, è ampiamente riconosciuto come i soggetti lesionati vadano incontro ad una esperienza lunga e spesso cronica di sofferenza fisica e di perdita di abilità e autonomie con un impatto sulla qualità globale della vita e sul livello di benessere psicologico e di adattamento sociale. Tuttavia sono ancora pochi gli studi che hanno cercato di analizzare in modo sistematico gli esiti psicosociali e in particolare l’insorgenza di sintomatologia depressiva nel periodo successivo alla lesione. Obiettivi: a) descrivere le eventuali connessioni tra danno spinale, caratteristiche socio-demografiche, esiti psicosociali e vissuti depressivi nel periodo di ospedalizzazione e nel periodo successivo alla dimissione; b) analizzare l’eventuale relazione tra episodi depressivi nel periodo immediatamente successivo alla lesione, il livello della sintomatologia depressiva attuale e la qualità della vita percepita. Metodo: Sono state analizzate le cartelle cliniche della popolazione di pazienti ricoverati per lesione spinale nel periodo 2005-2009 presso l’Unità Spinale dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza (N = 120). Previo consenso, ai soggetti è stata somministrata un’intervista telefonica volta ad indagare la qualità della vita, l’esperienza di vissuti depressivi nel periodo del ricovero e nel momento attuale. Risultati: I dati preliminari relativi ad un gruppo di 30 soggetti con lesione midollare completa evidenziano la presenza di vissuti depressivi significativi nel periodo dell’ospedalizzazione, connotati da ansia e rabbia persecutoria nei confronti dell’equipe medica. Nella fase di post-ospedalizzazione, non emergono differenze significative nel livello della sintomatologia depressiva tra i soggetti tetraplegici e paraplegici. In generale, la presenza di livelli elevati di sintomi depressivi è risultata associata ad una percezione più negativa della qualità di vita. Conclusioni: I dati preliminari sembrano confermare la necessità di tenere in considerazione la dimensione psicologica che accompagna il paziente con lesione spinale non solo nella fase di ospedalizzazione, per favorire la compliance all’intervento medico-riabilitativo, ma anche successivamente, allo scopo di promuovere programmi di accompagnamento nella fase post-dimissione per favorire il recupero di un livello soddisfacente nella qualità della vita del paziente.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/2484920
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact