L'obiettivo di questo lavoro è, prima di tutto, quello di comprendere il motivo per cui la letteratura utopica non abbia generato tra i portoghesi la fioritura di una letteratura paragonabile a quella che in Inghilterra, in Francia o in Italia hanno prodotto i More, i Rabelais, i Campanella e tanti altri architetti mentali di città immaginarie. In un secondo tempo, attraverso l'analisi di un'opera che si definisce utopica sin dal suo titolo, quale Utopia III, vedere se in essa, nel rapporto tra l'organizzazione dei temi e il piano formale, sia possibile rinvenire alcune costanti del discorso utopico.

Utopia III di José V. de Pina Martins e il romanzo utopico in Portogallo

GORI, BARBARA
2005

Abstract

L'obiettivo di questo lavoro è, prima di tutto, quello di comprendere il motivo per cui la letteratura utopica non abbia generato tra i portoghesi la fioritura di una letteratura paragonabile a quella che in Inghilterra, in Francia o in Italia hanno prodotto i More, i Rabelais, i Campanella e tanti altri architetti mentali di città immaginarie. In un secondo tempo, attraverso l'analisi di un'opera che si definisce utopica sin dal suo titolo, quale Utopia III, vedere se in essa, nel rapporto tra l'organizzazione dei temi e il piano formale, sia possibile rinvenire alcune costanti del discorso utopico.
2005
Annali dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” – Sezione Romanza
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