L’applicazione della Direttiva Nitrati al settore zootecnico sta provocando una sostanziale ridefinizione degli assetti organizzativi inerenti la gestione degli effluenti in virtù delle scelte che l’imprenditore agricolo si accinge compiere per cercare di rispondere in modo adeguato a quanto imposto dalla Direttiva. Tra gli strumenti a disposizione di allevatori e tecnici importanza determinate assumono quelli che riguardano la gestione aziendale degli effluenti, ovvero dal momento in cui essi vengono depositati nella stalla fino a quello del loro prelievo dalle strutture di stoccaggio per l’attività di distribuzione. Accanto alle problematiche di tipo agronomico (bilancio dell’azoto) queste attività ne coinvolgono altre, di tipo ambientale, altrettanto importanti, come la produzione di gas ad effetto serra, l’emissione di polveri, odori e rumori, il consumo di energia. A tale proposito il presente lavoro ha cercato di verificare l’effetto di tali impatti con quel particolare bilancio ambientale che è l’Analisi del Ciclo di Vita (LCA). Oggetto dell’indagine è stato un allevamento di bovini da latte di medie dimensioni sito nell’alta pianura veneta, in un territorio classificato vulnerabile ai nitrati di origine agricola. In particolare sono stati analizzate tre ipotesi di gestione degli effluenti - solo stoccaggio, digestione anaerobica e stoccaggio, digestione anaerobica e trattamento di nitrificazione e denitrificazione - diversificate tra di loro non solo per l’effetto esercitato nella gestione dell’azoto, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, ma anche per il fabbisogno di energia, il bilancio energetico e l’emissione di gas ad effetto serra.

RISULTATI OTTENUTI DALL’ANALISI LCA SULLA GESTIONE DEGLI EFFLUENTI IN UN ALLEVAMENTO DI BOVINI DA LATTE NELL’ALTA PIANURA VENETA

GUERCINI, STEFANO;BORDIN, ALESSANDRO;
2009

Abstract

L’applicazione della Direttiva Nitrati al settore zootecnico sta provocando una sostanziale ridefinizione degli assetti organizzativi inerenti la gestione degli effluenti in virtù delle scelte che l’imprenditore agricolo si accinge compiere per cercare di rispondere in modo adeguato a quanto imposto dalla Direttiva. Tra gli strumenti a disposizione di allevatori e tecnici importanza determinate assumono quelli che riguardano la gestione aziendale degli effluenti, ovvero dal momento in cui essi vengono depositati nella stalla fino a quello del loro prelievo dalle strutture di stoccaggio per l’attività di distribuzione. Accanto alle problematiche di tipo agronomico (bilancio dell’azoto) queste attività ne coinvolgono altre, di tipo ambientale, altrettanto importanti, come la produzione di gas ad effetto serra, l’emissione di polveri, odori e rumori, il consumo di energia. A tale proposito il presente lavoro ha cercato di verificare l’effetto di tali impatti con quel particolare bilancio ambientale che è l’Analisi del Ciclo di Vita (LCA). Oggetto dell’indagine è stato un allevamento di bovini da latte di medie dimensioni sito nell’alta pianura veneta, in un territorio classificato vulnerabile ai nitrati di origine agricola. In particolare sono stati analizzate tre ipotesi di gestione degli effluenti - solo stoccaggio, digestione anaerobica e stoccaggio, digestione anaerobica e trattamento di nitrificazione e denitrificazione - diversificate tra di loro non solo per l’effetto esercitato nella gestione dell’azoto, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, ma anche per il fabbisogno di energia, il bilancio energetico e l’emissione di gas ad effetto serra.
2009
9788889972137
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