All’interno di una più ampia riflessione sul campo di applicazione dell’art. 26 del T.U. n. 81/2008, il contributo analizza quella parte della disposizione citata volta a precisare che gli obblighi prevenzionistici sorgono in capo al datore di lavoro che affidi lavori, servizi o forniture a soggetti estranei solo qualora tale affidamento abbia luogo “all’interno della propria azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell’ambito dell’intero ciclo produttivo dell’azienda medesima” all’ulteriore condizione che il datore “abbia la disponibilità giuridica dei luoghi in cui si svolge l’appalto o la prestazione di lavoro autonomo”. E’ quindi affrontato l’annoso problema dell’interpretazione della nozione di appalti interni, che da sempre oscilla tra una lettura in senso topografico ed una in senso funzionale. La tesi che viene sostenuta, alla luce delle più recenti modifiche subite dalla normativa di riferimento ed in considerazione delle finalità perseguite dal legislatore, è quella per cui la responsabilità del committente presuppone la disponibilità giuridica dei luoghi in cui viene svolta l’attività appaltata.
Il campo di applicazione dell'art. 26 del Testo Unico n. 81/2008. Paragrafi 3 e 4
PASQUALETTO, ELENA
2011
Abstract
All’interno di una più ampia riflessione sul campo di applicazione dell’art. 26 del T.U. n. 81/2008, il contributo analizza quella parte della disposizione citata volta a precisare che gli obblighi prevenzionistici sorgono in capo al datore di lavoro che affidi lavori, servizi o forniture a soggetti estranei solo qualora tale affidamento abbia luogo “all’interno della propria azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell’ambito dell’intero ciclo produttivo dell’azienda medesima” all’ulteriore condizione che il datore “abbia la disponibilità giuridica dei luoghi in cui si svolge l’appalto o la prestazione di lavoro autonomo”. E’ quindi affrontato l’annoso problema dell’interpretazione della nozione di appalti interni, che da sempre oscilla tra una lettura in senso topografico ed una in senso funzionale. La tesi che viene sostenuta, alla luce delle più recenti modifiche subite dalla normativa di riferimento ed in considerazione delle finalità perseguite dal legislatore, è quella per cui la responsabilità del committente presuppone la disponibilità giuridica dei luoghi in cui viene svolta l’attività appaltata.Pubblicazioni consigliate
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