Il contributo riguarda il tema dell’ufficio ecclesiastico, già fatto oggetto di attenzione soprattutto in relazione ad una sua presunta soggettività, ed esprime il tentativo di fornirne una nozione coerente con le risultanze del Vaticano II e i disposti del Codex del 1983. Questo tentativo conduce ad un ‘ufficio’ inteso in senso ampio, nel quale l’esercizio della potestas non è coessenziale al concetto e il munus-ministerium (servizio) è categoria generale di riferimento per la definizione. Lo studio ha dovuto affrontare anche la questione disputata dell’origine e della natura della sacra potestas, tenuto conto che, laddove l’ufficio sia ‘potestativo’, il suo conferimento sembra produrre effetti diversi in rapporto al fatto che il fondamento della potestà sia sacramentale (come nel caso dei vescovi) oppure di mero decentramento gerarchico-funzionale.
Dal vecchio al nuovo canone 145
MIELE, MANLIO
1993
Abstract
Il contributo riguarda il tema dell’ufficio ecclesiastico, già fatto oggetto di attenzione soprattutto in relazione ad una sua presunta soggettività, ed esprime il tentativo di fornirne una nozione coerente con le risultanze del Vaticano II e i disposti del Codex del 1983. Questo tentativo conduce ad un ‘ufficio’ inteso in senso ampio, nel quale l’esercizio della potestas non è coessenziale al concetto e il munus-ministerium (servizio) è categoria generale di riferimento per la definizione. Lo studio ha dovuto affrontare anche la questione disputata dell’origine e della natura della sacra potestas, tenuto conto che, laddove l’ufficio sia ‘potestativo’, il suo conferimento sembra produrre effetti diversi in rapporto al fatto che il fondamento della potestà sia sacramentale (come nel caso dei vescovi) oppure di mero decentramento gerarchico-funzionale.Pubblicazioni consigliate
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