Tra i luoghi comuni che si ritrovano nelle "vulgate" didattiche vi è una sorta di diffidenza nei confronti della "lezione frontale" come se si trattasse di una metodologia didattica superata, mentre si può sostenere che essa rappresenta una modalità molto efficace di svolgere un determinato compito, che comunque è importante assumere nell'azione didattica, che è quello di comunicare in tempi brevi conoscenze robuste, significative e - si spera - interessanti.La struttura di base della lezione frontale può essere ripresa ripercorrendo le varie parti dell'azione retorica che - a scopo didattico - Quintiliano individua nell'Institutio Oratoriae: inventio, dispositio, elocuzio, memoria, actio. Oltre all'individuazione degli obiettivi (educativi, formativi e didattici) è importante organizzare le parti dell'azione didattica (dispositio), effettuare le adeguate scelte di carattere espressivo (elocutio), le strategie di memorizzazione ed infine quelle di esecuzione (actio), tenendo conto delle avvertenze necessarie sia per quanto riguarda i linguaggi verbali, sia per quelli non verbali (postura, intonazione, gestualità, sussidi ...). Si passano quindi in rassegna alcune tipologie di lezioni frontali, per poi presentare il modello della "lezione partecipata" che può essere anche un complemento della lezione frontale ed innestarsi nella sua parte conclusiva o intrecciarsi con essa.

Le azioni didattiche: la lezione

PORCARELLI, ANDREA
2007

Abstract

Tra i luoghi comuni che si ritrovano nelle "vulgate" didattiche vi è una sorta di diffidenza nei confronti della "lezione frontale" come se si trattasse di una metodologia didattica superata, mentre si può sostenere che essa rappresenta una modalità molto efficace di svolgere un determinato compito, che comunque è importante assumere nell'azione didattica, che è quello di comunicare in tempi brevi conoscenze robuste, significative e - si spera - interessanti.La struttura di base della lezione frontale può essere ripresa ripercorrendo le varie parti dell'azione retorica che - a scopo didattico - Quintiliano individua nell'Institutio Oratoriae: inventio, dispositio, elocuzio, memoria, actio. Oltre all'individuazione degli obiettivi (educativi, formativi e didattici) è importante organizzare le parti dell'azione didattica (dispositio), effettuare le adeguate scelte di carattere espressivo (elocutio), le strategie di memorizzazione ed infine quelle di esecuzione (actio), tenendo conto delle avvertenze necessarie sia per quanto riguarda i linguaggi verbali, sia per quelli non verbali (postura, intonazione, gestualità, sussidi ...). Si passano quindi in rassegna alcune tipologie di lezioni frontali, per poi presentare il modello della "lezione partecipata" che può essere anche un complemento della lezione frontale ed innestarsi nella sua parte conclusiva o intrecciarsi con essa.
2007
Insegnare scienze umane
9788849129663
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