All’interno del dibattito scientifico, il passaggio da un approccio della conoscenza di stampo positivista a una gnoseologia strictu sensu, ha implicato la possibilità di definire metodologie che si differenzino dal metodo adottato da scienze etichettate per senso comune “naturali”. Questo ha fatto sì che, in virtù del riconoscimento della specificità degli oggetti di indagine di scienze quali psicologia, sociologia, antropologia, il ‘discorso sul metodo’ (la metodologia appunto) sia divenuto questione in grado di individuare criteri di demarcazione con le scienze di differente presupposto conoscitivo (vedi fisica, meccanica, chimica, ecc, ossia le, innanzi dette, impropriamente, scienze “naturali”). È proprio a fronte di tale riflessione generale sul percorso per raggiungere l’obiettivo conoscitivo (il metodo) che allo stato dell’arte si è posta la possibilità e la fondazione per la pluralità del metodo. Infatti le scienze che fondano nel logos il medesimo presupposto epistemologico ed il proprio oggetto d’indagine, pongono al centro delle proprie modalità operative la raccolta, l’analisi e l’utilizzo di dati osservativi non numerici. La proposta che si intende offrire con il presente contributo, riprende lo stato dell’arte nell’ambito dell’analisi del testo, riconvertendolo in una prioritaria riflessione di carattere epistemologico e, successivamente, delinea la proposta di una metodologia relativa ai dati testuali trasversalmente all’applicazione in differenti ambiti. Obiettivo del contributo è dunque quello di offrire, ai differenti operatori dei diversi ambiti applicativi, una metodologia che consenta trasversalmente di poter fare ricerca con il rigore che contraddistingue la scienza. Si tratta dunque di collocare i dati testuali entro un alveo di conoscenza che offra la possibilità di valutare come l’obiettivo di una ricerca o di un intervento operativo sia stato efficace e come entrambi possano influire (ossia quali ricadute possano avere) nell’ambito più ampio della comunità civile.

Dati senza numeri. Per una metodologia di analisi dei dati informatizzati testuali : M.A.D.I.T.

TURCHI, GIAN PIERO
2009

Abstract

All’interno del dibattito scientifico, il passaggio da un approccio della conoscenza di stampo positivista a una gnoseologia strictu sensu, ha implicato la possibilità di definire metodologie che si differenzino dal metodo adottato da scienze etichettate per senso comune “naturali”. Questo ha fatto sì che, in virtù del riconoscimento della specificità degli oggetti di indagine di scienze quali psicologia, sociologia, antropologia, il ‘discorso sul metodo’ (la metodologia appunto) sia divenuto questione in grado di individuare criteri di demarcazione con le scienze di differente presupposto conoscitivo (vedi fisica, meccanica, chimica, ecc, ossia le, innanzi dette, impropriamente, scienze “naturali”). È proprio a fronte di tale riflessione generale sul percorso per raggiungere l’obiettivo conoscitivo (il metodo) che allo stato dell’arte si è posta la possibilità e la fondazione per la pluralità del metodo. Infatti le scienze che fondano nel logos il medesimo presupposto epistemologico ed il proprio oggetto d’indagine, pongono al centro delle proprie modalità operative la raccolta, l’analisi e l’utilizzo di dati osservativi non numerici. La proposta che si intende offrire con il presente contributo, riprende lo stato dell’arte nell’ambito dell’analisi del testo, riconvertendolo in una prioritaria riflessione di carattere epistemologico e, successivamente, delinea la proposta di una metodologia relativa ai dati testuali trasversalmente all’applicazione in differenti ambiti. Obiettivo del contributo è dunque quello di offrire, ai differenti operatori dei diversi ambiti applicativi, una metodologia che consenta trasversalmente di poter fare ricerca con il rigore che contraddistingue la scienza. Si tratta dunque di collocare i dati testuali entro un alveo di conoscenza che offra la possibilità di valutare come l’obiettivo di una ricerca o di un intervento operativo sia stato efficace e come entrambi possano influire (ossia quali ricadute possano avere) nell’ambito più ampio della comunità civile.
2009
9788832361469
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