Le ex cave senili di Villetta di Salzano sono Sito d’Importanza Comunitaria (SIC) in relazione alla direttiva CEE 92/43 del 21/05/1992, cosiddetta direttiva “habitat” e Zona di Protezione Speciale (ZPS) in relazione alla direttiva CEE 79/409 del 02/04/1979, cosiddetta “direttiva uccelli”. All’interno degli interventi finanziati con la Legge 139/1992 IIIa fase per il disinquinamento della Laguna di Venezia, il Consorzio di Bonifica Dese-Sile ha avviato la progettazione degli “Interventi di riqualificazione ambientale del bacino del Canale Scolmatore del fiume Marzenego e interventi sugli affluenti. Completamento Rio Roviego e sistemazione idraulica Rio Storto”. L’obbiettivo generale è quello di eseguire un’opera di riqualificazione ambientale del bacino del Canale Scolmatore del Fiume Marzenego, con particolare riferimento alle cave di Salzano, comprese fra le aste fluviali del Marzenego e del Rio Roviego. Lo scopo principale di questi interventi consiste nel ridurre il carico inquinante (azoto totale, fosforo totale e solidi sospesi totali) sversato all’interno della Laguna di Venezia dai corsi d’acqua appartenenti al bacino scolante del Marzenego, mediante l’impiego di tecniche di ingegneria naturalistica e fitodepurazione. La soluzione progettuale più opportuna per gli obiettivi, era rappresentata dalla realizzazione di una area umida ricostruita (constructed wetland) ubicata all’interno delle “ex cave di argilla di Salzano”, essendo però questa un’area dalle valenze ambientali specifiche (area SIC/ZPS) l’intervento di ricostruzione è stato basato soprattutto sulla reintroduzione di tipologie vegetazionali esistenti nell’area, scegliendo le zone di intervento in modo da preservare le specie vegetali importanti naturalmente instauratesi nelle cave di Salzano negli ultimi 20 anni. Il programma di monitoraggio dell’area umida ex cave di Salzano è stato pensato in moda da acquisire una serie storica di dati di qualità delle acque con cadenza mensile nelle stazioni di ingresso e di scarico e informazioni sul funzionamento dell’ecosistema ricostruito sia nella sua prima fase di sviluppo sia quando esso arriverà a maturazione.

MONITORAGGIO DELLE CAVE DI SALZANO2009 – 2010RAPPORTO INTERMEDIO DELLE ATTIVITA’

PALMERI, LUCA;BONATO M.;COMIS, CARLA
2010

Abstract

Le ex cave senili di Villetta di Salzano sono Sito d’Importanza Comunitaria (SIC) in relazione alla direttiva CEE 92/43 del 21/05/1992, cosiddetta direttiva “habitat” e Zona di Protezione Speciale (ZPS) in relazione alla direttiva CEE 79/409 del 02/04/1979, cosiddetta “direttiva uccelli”. All’interno degli interventi finanziati con la Legge 139/1992 IIIa fase per il disinquinamento della Laguna di Venezia, il Consorzio di Bonifica Dese-Sile ha avviato la progettazione degli “Interventi di riqualificazione ambientale del bacino del Canale Scolmatore del fiume Marzenego e interventi sugli affluenti. Completamento Rio Roviego e sistemazione idraulica Rio Storto”. L’obbiettivo generale è quello di eseguire un’opera di riqualificazione ambientale del bacino del Canale Scolmatore del Fiume Marzenego, con particolare riferimento alle cave di Salzano, comprese fra le aste fluviali del Marzenego e del Rio Roviego. Lo scopo principale di questi interventi consiste nel ridurre il carico inquinante (azoto totale, fosforo totale e solidi sospesi totali) sversato all’interno della Laguna di Venezia dai corsi d’acqua appartenenti al bacino scolante del Marzenego, mediante l’impiego di tecniche di ingegneria naturalistica e fitodepurazione. La soluzione progettuale più opportuna per gli obiettivi, era rappresentata dalla realizzazione di una area umida ricostruita (constructed wetland) ubicata all’interno delle “ex cave di argilla di Salzano”, essendo però questa un’area dalle valenze ambientali specifiche (area SIC/ZPS) l’intervento di ricostruzione è stato basato soprattutto sulla reintroduzione di tipologie vegetazionali esistenti nell’area, scegliendo le zone di intervento in modo da preservare le specie vegetali importanti naturalmente instauratesi nelle cave di Salzano negli ultimi 20 anni. Il programma di monitoraggio dell’area umida ex cave di Salzano è stato pensato in moda da acquisire una serie storica di dati di qualità delle acque con cadenza mensile nelle stazioni di ingresso e di scarico e informazioni sul funzionamento dell’ecosistema ricostruito sia nella sua prima fase di sviluppo sia quando esso arriverà a maturazione.
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