La risposta di Cesare all'acclamazione a re si presta a due interpretazioni: o voluto gioco di parole sul cognomen Rex, proprio della gens Marcia (così le fonti greche ed espressamente Appiano), oppure messaggio di Cesare a sottolineare la sua superiorità sui re, alleati o vassalli del popolo romano. L'analisi delle testimonianze relative agli ultimi anni di Cesare porta alla seconda interpretazione, rettificando chi la ritiene formatasi con l'andar del tempo, a partire dai Flavi, che non possono più invocare la discendenza diretta, sostenendo invece che tale valenza fu conferita al cognomen dallo stesso dittatore.

Non re ma Cesare

BESSONE, LUIGI
2011

Abstract

La risposta di Cesare all'acclamazione a re si presta a due interpretazioni: o voluto gioco di parole sul cognomen Rex, proprio della gens Marcia (così le fonti greche ed espressamente Appiano), oppure messaggio di Cesare a sottolineare la sua superiorità sui re, alleati o vassalli del popolo romano. L'analisi delle testimonianze relative agli ultimi anni di Cesare porta alla seconda interpretazione, rettificando chi la ritiene formatasi con l'andar del tempo, a partire dai Flavi, che non possono più invocare la discendenza diretta, sostenendo invece che tale valenza fu conferita al cognomen dallo stesso dittatore.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/2488541
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact