Il titolo è provocatorio per più motivi. Linguisticamente, infatti, non c’è differenza tra una lingua e un dialetto in quanto i dialetti non sono altro che varietà linguistiche, ma da un punto di vista sociologico la differenza c’è e deriva dal potere non equamente distribuito tra dialetti e lingue. Il dialetto per diventare “lingua” deve trasformarsi o meglio snaturarsi, diventare altro da sé, acquisendo il potere che gli manca. Il modo più semplice per compiere il passaggio da dialetto a lingua, è la standardizzazione, ovvero l’accesso a una scrittura con regole sufficientemente unitarie (condivise), che legittimerebbe il passaggio da “dialetto” a “lingua” a tutti gli effetti, compresa la possibilità di essere insegnato a scuola. Questa sua veste di “materia scolastica”, che comporta una valutazione sull’apprendimento, porterebbe il dialetto, agli occhi di tutti (compresi i genitori) ad avere maggior prestigio e ad ottenere un maggior potere. Si può dire che ogni rapporto sociale costituisce una totalità composta di un sistema di interazioni che modificano gli individui che agiscono interiorizzando e modificando il campo sociale. Qualsiasi sia la strada che prendono i diversi dialetti e le diverse lingue è importante ricordare che le lingue in generale sono mutevoli perché mutano gli uomini che le parlano e le situazioni in cui le parlano.

Quando i dialetti diventano lingue

GADDI, LIVIA
2011

Abstract

Il titolo è provocatorio per più motivi. Linguisticamente, infatti, non c’è differenza tra una lingua e un dialetto in quanto i dialetti non sono altro che varietà linguistiche, ma da un punto di vista sociologico la differenza c’è e deriva dal potere non equamente distribuito tra dialetti e lingue. Il dialetto per diventare “lingua” deve trasformarsi o meglio snaturarsi, diventare altro da sé, acquisendo il potere che gli manca. Il modo più semplice per compiere il passaggio da dialetto a lingua, è la standardizzazione, ovvero l’accesso a una scrittura con regole sufficientemente unitarie (condivise), che legittimerebbe il passaggio da “dialetto” a “lingua” a tutti gli effetti, compresa la possibilità di essere insegnato a scuola. Questa sua veste di “materia scolastica”, che comporta una valutazione sull’apprendimento, porterebbe il dialetto, agli occhi di tutti (compresi i genitori) ad avere maggior prestigio e ad ottenere un maggior potere. Si può dire che ogni rapporto sociale costituisce una totalità composta di un sistema di interazioni che modificano gli individui che agiscono interiorizzando e modificando il campo sociale. Qualsiasi sia la strada che prendono i diversi dialetti e le diverse lingue è importante ricordare che le lingue in generale sono mutevoli perché mutano gli uomini che le parlano e le situazioni in cui le parlano.
2011
Le nuove forme del dialetto
9788880982906
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