La valutazione neuropsicologica è ritenuta oggi indispensabile per la corretta diagnosi in ambito neurologico e geriatrico. Esistono numerosi strumenti utilizzabili dal neuropsicologo per stilare il profilo neuropsicologico del paziente. La valutazione prevede due fasi: lo screening e l’approfondimento. Obiettivo. Scopo della presente ricerca è il confronto tra due strumenti di screening neuropsicologico comunemente utilizzati: il “Mini Mental State Examination” e l’“Esame Neuropsicologico Breve”. Metodo. Lo studio ha preso in esame lo screening neuropsicologico di 56 pazienti con esiti di ictus, degenti presso l’U.O. Neuroriabilitazione, FSM di Lumezzane. I pazienti sono stati suddivisi in tre gruppi, a seconda della localizzazione della lesione cerebrale (destra, sinistra, multinfartuale). Risultati. I risultati mostrano che non ci sono differenze significative tra i vari gruppi patologici, con l’impiego del MMSE come test di screening. Grazie alla maggiore completezza dello strumento, ENB è invece in grado di rilevare maggiori differenze, ma soltanto a livello descrittivo: per esempio emergono maggiori errori nelle prove visuo-spaziali nei pazienti con lesione destra, mentre i pazienti con lesione sinistra hanno una prestazione inferiore nella memoria di prosa. Conclusioni. Dai risultati emerge il problema della sensibilità della valutazione neuropsicologica di screening nei pazienti con esiti di tipo vascolare; entrambi gli strumenti appaiono inadeguati nel differenziare pazienti con diverse lesioni cerebrali; viene inoltre considerata la tempistica di somministrazione degli stessi nei pazienti in fase post-acuta.

L’uso del Mini Mental State Examination e dell’Esame Neuropsicologico Breve come strumenti di screening neuropsicologico

BISIACCHI, PATRIZIA
2012

Abstract

La valutazione neuropsicologica è ritenuta oggi indispensabile per la corretta diagnosi in ambito neurologico e geriatrico. Esistono numerosi strumenti utilizzabili dal neuropsicologo per stilare il profilo neuropsicologico del paziente. La valutazione prevede due fasi: lo screening e l’approfondimento. Obiettivo. Scopo della presente ricerca è il confronto tra due strumenti di screening neuropsicologico comunemente utilizzati: il “Mini Mental State Examination” e l’“Esame Neuropsicologico Breve”. Metodo. Lo studio ha preso in esame lo screening neuropsicologico di 56 pazienti con esiti di ictus, degenti presso l’U.O. Neuroriabilitazione, FSM di Lumezzane. I pazienti sono stati suddivisi in tre gruppi, a seconda della localizzazione della lesione cerebrale (destra, sinistra, multinfartuale). Risultati. I risultati mostrano che non ci sono differenze significative tra i vari gruppi patologici, con l’impiego del MMSE come test di screening. Grazie alla maggiore completezza dello strumento, ENB è invece in grado di rilevare maggiori differenze, ma soltanto a livello descrittivo: per esempio emergono maggiori errori nelle prove visuo-spaziali nei pazienti con lesione destra, mentre i pazienti con lesione sinistra hanno una prestazione inferiore nella memoria di prosa. Conclusioni. Dai risultati emerge il problema della sensibilità della valutazione neuropsicologica di screening nei pazienti con esiti di tipo vascolare; entrambi gli strumenti appaiono inadeguati nel differenziare pazienti con diverse lesioni cerebrali; viene inoltre considerata la tempistica di somministrazione degli stessi nei pazienti in fase post-acuta.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/2491580
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? 0
  • Scopus 1
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact