Lo sviluppo della tecnologia laser scanner negli ultimi cinque anni ha portato a maggiore affidabilità del dato ed alla possibilitàdi caratterizzare l’intero segnale laser riflesso dalla superficie terrestre: suolo e componenti sopra il suolo. La possibilità di stimare variabili di interesse per la gestione e per la pianificazione forestale è già ben documentata e si avvarrà quindi di dati più accurati e di metodologie testate. La ricerca svolta fino ad oggi ha appurato che la validità delle stime dai dati laser scanner sono molto diverse in funzione del tipo di bosco analizzato, variando, nel caso delle stime del volume, da un errore praticamente non significativo fino ad errori del 30% delle stime nel caso di boschi molto complessi. Questo fattore va ad indicare che, per sfruttare pienamente questa tecnologia, è importante stabilire quali metodologie applicare in funzione del tipo di bosco analizzato. Con queste informazioni si potrà quindi procedere ad applicare in modo “stratificato” metodi diversi in zone diverse, come richiede il nostro territorio notoriamente caratterizzato da un’alta variabilità di condizioni e quindi di copertura forestale. L’apporto futuro dei dati laser scanner da satellite non è da sottovalutare, considerando che potenzialmente si potranno avere, a costi pressoché nulli, migliaia di punti campionati sul territorio italiano, ottenuti da un unico strumento. Non sarà possibile scegliere quando e dove questi punti verranno rilevati, ma potrà risultare comunque interessante utilizzarli come componente informativa aggiuntiva in molti casi. Ad esempio, metodi automatici per verificare le modifiche della copertura e della struttura vegetazionale possono essere applicati per monitoraggi a lungo termine del territorio nazionale. Si potrà anche verificare l’estendibilità di alcune stime eseguite da dati lidar da aeromobile utilizzando i dati da satellite, integrandoli in un disegno campionario stratificato.

Sviluppi della Tecnologia Laser Scanner

PIROTTI, FRANCESCO
2012

Abstract

Lo sviluppo della tecnologia laser scanner negli ultimi cinque anni ha portato a maggiore affidabilità del dato ed alla possibilitàdi caratterizzare l’intero segnale laser riflesso dalla superficie terrestre: suolo e componenti sopra il suolo. La possibilità di stimare variabili di interesse per la gestione e per la pianificazione forestale è già ben documentata e si avvarrà quindi di dati più accurati e di metodologie testate. La ricerca svolta fino ad oggi ha appurato che la validità delle stime dai dati laser scanner sono molto diverse in funzione del tipo di bosco analizzato, variando, nel caso delle stime del volume, da un errore praticamente non significativo fino ad errori del 30% delle stime nel caso di boschi molto complessi. Questo fattore va ad indicare che, per sfruttare pienamente questa tecnologia, è importante stabilire quali metodologie applicare in funzione del tipo di bosco analizzato. Con queste informazioni si potrà quindi procedere ad applicare in modo “stratificato” metodi diversi in zone diverse, come richiede il nostro territorio notoriamente caratterizzato da un’alta variabilità di condizioni e quindi di copertura forestale. L’apporto futuro dei dati laser scanner da satellite non è da sottovalutare, considerando che potenzialmente si potranno avere, a costi pressoché nulli, migliaia di punti campionati sul territorio italiano, ottenuti da un unico strumento. Non sarà possibile scegliere quando e dove questi punti verranno rilevati, ma potrà risultare comunque interessante utilizzarli come componente informativa aggiuntiva in molti casi. Ad esempio, metodi automatici per verificare le modifiche della copertura e della struttura vegetazionale possono essere applicati per monitoraggi a lungo termine del territorio nazionale. Si potrà anche verificare l’estendibilità di alcune stime eseguite da dati lidar da aeromobile utilizzando i dati da satellite, integrandoli in un disegno campionario stratificato.
2012
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