Il capitolo tenta di ricostruire separatamente la storia dell'editoria letteraria italiana e la storia della critica, a partire dagli anni Settanta del Novecento fino agli Anni Zero del nuovo millennio. Se si tratta infatti di due forme di mediazione cuturale che contribuiscono alla "fortuna" dei testi, nel periodo considerato, la critica ha progressivamente contratto il proprio campo d'azione sociale, mentre l'editoria, al contrario, si è espansa al punto da comprendere il settore televisivo e digitale, costituendo un universo merceologico integrato che influenza l'intera vita culturale e sociale. Mentre l'editoria moderna era insieme un'attività di cultura e di mercato, nella postmodernità l'editoria è diventata "senza editori" (con Schiffrin), vale a dire un'attività manageriale non più rivolta al prodotto ma esclusivamente al marketing. Nel corso degli Anni Zero, infine, la crisi economica, la precarietà del lavoro intellettuale, la diffusione delle scritture on line, tendono a riaprire i dilemmi del moderno, riproponendo un nuovo bisogno di "biodiversità", editoriale e critica.

Editoria e critica

ZINATO, EMANUELE
2011

Abstract

Il capitolo tenta di ricostruire separatamente la storia dell'editoria letteraria italiana e la storia della critica, a partire dagli anni Settanta del Novecento fino agli Anni Zero del nuovo millennio. Se si tratta infatti di due forme di mediazione cuturale che contribuiscono alla "fortuna" dei testi, nel periodo considerato, la critica ha progressivamente contratto il proprio campo d'azione sociale, mentre l'editoria, al contrario, si è espansa al punto da comprendere il settore televisivo e digitale, costituendo un universo merceologico integrato che influenza l'intera vita culturale e sociale. Mentre l'editoria moderna era insieme un'attività di cultura e di mercato, nella postmodernità l'editoria è diventata "senza editori" (con Schiffrin), vale a dire un'attività manageriale non più rivolta al prodotto ma esclusivamente al marketing. Nel corso degli Anni Zero, infine, la crisi economica, la precarietà del lavoro intellettuale, la diffusione delle scritture on line, tendono a riaprire i dilemmi del moderno, riproponendo un nuovo bisogno di "biodiversità", editoriale e critica.
2011
Modernità italiana
9788843061495
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