Il testo si sviluppa in quattro parti: la prima, che analizza il tempo come codice universale di comunicazione, ricollega il turismo al tempo libero come fenomeno più generale che investe la vita dell’individuo ed il suo nuovo rapporto con il lavoro. La seconda centra l’attenzione sul sistema comunicativo del consumo poiché, come sostiene Romano, “è la capacità di comunicare che interviene pesantemente nel trasformare gli oggetti in messaggi” (1988: 11), sono, inoltre, presentate le tipologie turistiche, i modelli interpretativi e le teorie motivazionali alla base di tale fenomeno. La terza parte prende in esame la comunicazione pubblicitaria e definisce il prodotto turistico in termini di domanda e di offerta. Infine, l’ultima parte analizza sia il rapporto uomo-ambiente, la distanza interpersonale ed il comportamento spaziale come modalità di comunicazione sia l’impatto sociale in termini di comunicazioni e relazioni a rischio. Si è cercato nella trattazione del testo di far emergere gli elementi che determinano la complessità del fenomeno turistico che, se sottovalutati, possono determinare delle spiegazioni ed interpretazioni superficiali e fuorvianti. Il comportamento turistico ha perso l’omogeneità che lo aveva contraddistinto negli anni ‘60 e, quindi, non è più comprensibile in modo univoco e stabile. Parlando del tempo libero è stata ripresa la metafora di Young e Willmott (1973) che paragonavano la difficoltà di definire tale fenomeno all’impresa di acciuffare una medusa: lo stesso vale per il turismo e forse in modo ancor più marcato. Il comportamento turistico ed il suo significato si modificano come conseguenza delle esperienze precedenti (carriera turistica) e delle sempre più complesse motivazioni e aspirazioni. I cambiamenti a livello sociale che caratterizzano la vita di tutti i giorni fanno sì che nel turismo si accentuino i momenti di ricerca e di costruzione di nuovi rapporti.

Turismo e comunicazione

MAERAN, ROBERTA
1996

Abstract

Il testo si sviluppa in quattro parti: la prima, che analizza il tempo come codice universale di comunicazione, ricollega il turismo al tempo libero come fenomeno più generale che investe la vita dell’individuo ed il suo nuovo rapporto con il lavoro. La seconda centra l’attenzione sul sistema comunicativo del consumo poiché, come sostiene Romano, “è la capacità di comunicare che interviene pesantemente nel trasformare gli oggetti in messaggi” (1988: 11), sono, inoltre, presentate le tipologie turistiche, i modelli interpretativi e le teorie motivazionali alla base di tale fenomeno. La terza parte prende in esame la comunicazione pubblicitaria e definisce il prodotto turistico in termini di domanda e di offerta. Infine, l’ultima parte analizza sia il rapporto uomo-ambiente, la distanza interpersonale ed il comportamento spaziale come modalità di comunicazione sia l’impatto sociale in termini di comunicazioni e relazioni a rischio. Si è cercato nella trattazione del testo di far emergere gli elementi che determinano la complessità del fenomeno turistico che, se sottovalutati, possono determinare delle spiegazioni ed interpretazioni superficiali e fuorvianti. Il comportamento turistico ha perso l’omogeneità che lo aveva contraddistinto negli anni ‘60 e, quindi, non è più comprensibile in modo univoco e stabile. Parlando del tempo libero è stata ripresa la metafora di Young e Willmott (1973) che paragonavano la difficoltà di definire tale fenomeno all’impresa di acciuffare una medusa: lo stesso vale per il turismo e forse in modo ancor più marcato. Il comportamento turistico ed il suo significato si modificano come conseguenza delle esperienze precedenti (carriera turistica) e delle sempre più complesse motivazioni e aspirazioni. I cambiamenti a livello sociale che caratterizzano la vita di tutti i giorni fanno sì che nel turismo si accentuino i momenti di ricerca e di costruzione di nuovi rapporti.
1996
8886688040
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