Ricostruire lo sviluppo della psicologia del lavoro non è un compito facile poiché nel corso del suo secolo di storia molti sono stati gli avvenimenti politici, sociali, economici, culturali che hanno contribuito al suo progresso o, al contrario, ne hanno segnato una battuta d’arresto. Il lavoro è un oggetto di studio storico, generato dalle scelte del passato ed aperto a quelle future. Prima di ricordare gli avvenimenti più significativi e gli studiosi che hanno segnato le tappe dello sviluppo della psicologia del lavoro si è ritenuto utile analizzare la terminologia adottata dalla sua origine ad oggi. Tali differenze terminologiche derivano, soprattutto, dai cambiamenti che caratterizzano la disciplina in rapporto ai mutamenti che avvengono nel contesto sociale più che allo specifico oggetto di studio o agli ambiti di intervento degli psicologi. In particolare l’attenzione è stato rivolta all’evoluzione dalla psicotecnica alla psicologia delle Risorse Umane. Le varie fasi della psicologia del lavoro si sono sviluppate parallelamente al cambiamento della rappresentazione sociale del lavoro. In particolare, le ricerche condotte sugli atteggiamenti hanno evidenziato come il lavoro continui a svolgere un ruolo centrale nella vita delle singole persone, anche se si possono individuare due prospettive diverse: secondo alcuni le persone non vogliono considerarlo come la principale fonte di significato e di strutturazione della propria vita; secondo altri, invece, il lavoro costituisce uno strumento di valutazione di sé e di autostima sociale (Argyle, 1992). Con la crisi del 1929 cambia il concetto di uomo al lavoro e la psicologia del lavoro tende a caratterizzarsi, soprattutto, come una disciplina fortemente centrata sul contesto e sulle sue problematiche, piuttosto che sui modelli concettuali o teorie. Non poche sono le difficoltà e criticità che si riscontrano, infatti, quando si vuole costruire in modo esaustivo e condiviso il proprio campo di studio sia conoscitivo che operativo. Per questo motivo è stata talora criticata in quanto considerata solo come un insieme di tecniche e di procedure operative non collegate ad un soddisfacente sistema concettuale. La psicologia del lavoro non è una disciplina di laboratorio, come disciplina applicativa ricerca sia soluzioni che spiegazioni; nonostante venga a volte considerata solo come applicazione delle conoscenze della psicologia al settore lavorativo, essa rappresenta, come sostiene Leplat (1982), uno dei settori in cui si costruisce la psicologia scientifica. In tal senso la psicologia del lavoro può essere intesa come l’ambito più adeguato per lo studio e la comprensione dell’interazione tra le persone e il mondo dei prodotti-servizi. Perché ciò si realizzi è necessario che si valorizzino entrambe le “anime” della psicologia del lavoro cioè quella conoscitiva che punta sulla descrizione e sulla spiegazione del comportamento in ambito lavorativo e quella dell’applicazione controllata del sapere prodotto per orientarlo alla soluzione di problemi concreti.

Storia, evoluzione e prospettive della psicologia del lavoro

MAERAN, ROBERTA;
2002

Abstract

Ricostruire lo sviluppo della psicologia del lavoro non è un compito facile poiché nel corso del suo secolo di storia molti sono stati gli avvenimenti politici, sociali, economici, culturali che hanno contribuito al suo progresso o, al contrario, ne hanno segnato una battuta d’arresto. Il lavoro è un oggetto di studio storico, generato dalle scelte del passato ed aperto a quelle future. Prima di ricordare gli avvenimenti più significativi e gli studiosi che hanno segnato le tappe dello sviluppo della psicologia del lavoro si è ritenuto utile analizzare la terminologia adottata dalla sua origine ad oggi. Tali differenze terminologiche derivano, soprattutto, dai cambiamenti che caratterizzano la disciplina in rapporto ai mutamenti che avvengono nel contesto sociale più che allo specifico oggetto di studio o agli ambiti di intervento degli psicologi. In particolare l’attenzione è stato rivolta all’evoluzione dalla psicotecnica alla psicologia delle Risorse Umane. Le varie fasi della psicologia del lavoro si sono sviluppate parallelamente al cambiamento della rappresentazione sociale del lavoro. In particolare, le ricerche condotte sugli atteggiamenti hanno evidenziato come il lavoro continui a svolgere un ruolo centrale nella vita delle singole persone, anche se si possono individuare due prospettive diverse: secondo alcuni le persone non vogliono considerarlo come la principale fonte di significato e di strutturazione della propria vita; secondo altri, invece, il lavoro costituisce uno strumento di valutazione di sé e di autostima sociale (Argyle, 1992). Con la crisi del 1929 cambia il concetto di uomo al lavoro e la psicologia del lavoro tende a caratterizzarsi, soprattutto, come una disciplina fortemente centrata sul contesto e sulle sue problematiche, piuttosto che sui modelli concettuali o teorie. Non poche sono le difficoltà e criticità che si riscontrano, infatti, quando si vuole costruire in modo esaustivo e condiviso il proprio campo di studio sia conoscitivo che operativo. Per questo motivo è stata talora criticata in quanto considerata solo come un insieme di tecniche e di procedure operative non collegate ad un soddisfacente sistema concettuale. La psicologia del lavoro non è una disciplina di laboratorio, come disciplina applicativa ricerca sia soluzioni che spiegazioni; nonostante venga a volte considerata solo come applicazione delle conoscenze della psicologia al settore lavorativo, essa rappresenta, come sostiene Leplat (1982), uno dei settori in cui si costruisce la psicologia scientifica. In tal senso la psicologia del lavoro può essere intesa come l’ambito più adeguato per lo studio e la comprensione dell’interazione tra le persone e il mondo dei prodotti-servizi. Perché ciò si realizzi è necessario che si valorizzino entrambe le “anime” della psicologia del lavoro cioè quella conoscitiva che punta sulla descrizione e sulla spiegazione del comportamento in ambito lavorativo e quella dell’applicazione controllata del sapere prodotto per orientarlo alla soluzione di problemi concreti.
2002
Teorie e Tecniche di Intervento per la Psicologia del lavoro
8846437233
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/2506045
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