«Trattandosi di cosa relativa al maggior culto divino». Riforme austriache e vita musicale nella Milano di fine Settecento

Il saggio affronta per la prima volta il tema delle ripercussioni della riforma tributaria austriaca, dell’abolizione delle esenzioni dei beni ecclesiastici e della soppressione degli enti ecclesiastici sulla vita musicale milanese. Il problema viene affrontato attraverso l’esame di alcune vicende occorse ai musici del duomo negli anni ottanta del Settecento: una richiesta di esenzione dalle tasse avanzata nel 1785, legata alle riforme delle esenzioni; una richiesta di compenso avanzata nello stesso anno per cantare l’Ave Maria, connessa con la soppressione dei luoghi pii; e infine i disguidi sorti in occasione della celebrazione della festa del Santo Chiodo del 1786, dovuti alle recenti soppressioni delle scuole. All’esame di queste tre vicende è stato premesso un breve inquadramento storico, che rappresenta una sintesi di quanto emerso dai principali studi sulle esenzioni dei beni ecclesiastici a Milano.