La produzione sacra di Luca Marenzio rappresenta a tutt’oggi uno dei settori meno indagati dell’opera di questo compositore, tanto che molti quesiti posti dalle sue composizioni postume ancora attendono una risposta soddisfacente. Alcune di queste ci sono pervenute in versioni plurime, o con attribuzioni in conflitto, il che pone ulteriori problemi, fra cui quello di stabilire i rapporti che intercorrono fra le diverse versioni e l’ordine in cui furono composte, e quello di accertarne la paternità. Il presente lavoro prende in esame in particolare i salmi Jubilate Deo e Laudate Dominum, entrambi pervenutici in due versioni, rispettivamente a otto e a dodici voci. L’analisi delle due versioni di queste composizioni e il loro confronto hanno consentito di mettere a fuoco alcuni procedimenti compositivi significativi, contribuendo a definire il modus operandi di Marenzio polifonista sacro e consentendo di formulare alcune ipotesi sull’ordine di composizione delle due versioni e sulla loro autenticità. In particolare, si ritiene che Marenzio durante il suo soggiorno presso la corte polacca di Sigismondo III abbia composto ex-novo le versioni a triplo coro di questi mottetti, incluse anche in un’antologia stampata a Cracovia nel 1604 insieme a un terzo mottetto a due cori di Marenzio. In un secondo momento e presumibilmente in Italia le stesse composizioni sarebbero state ridotte a due cori dallo stesso Marenzio o da altri compositori, in modo da consentirne l’esecuzione presso cappelle meno ricche di quella polacca.

Note a margine del processo compositivo marenziano: i salmi Jubilate Deo e Laudate Dominum nella duplice versione a otto e a dodici voci

TOFFETTI, MARINA
2007

Abstract

La produzione sacra di Luca Marenzio rappresenta a tutt’oggi uno dei settori meno indagati dell’opera di questo compositore, tanto che molti quesiti posti dalle sue composizioni postume ancora attendono una risposta soddisfacente. Alcune di queste ci sono pervenute in versioni plurime, o con attribuzioni in conflitto, il che pone ulteriori problemi, fra cui quello di stabilire i rapporti che intercorrono fra le diverse versioni e l’ordine in cui furono composte, e quello di accertarne la paternità. Il presente lavoro prende in esame in particolare i salmi Jubilate Deo e Laudate Dominum, entrambi pervenutici in due versioni, rispettivamente a otto e a dodici voci. L’analisi delle due versioni di queste composizioni e il loro confronto hanno consentito di mettere a fuoco alcuni procedimenti compositivi significativi, contribuendo a definire il modus operandi di Marenzio polifonista sacro e consentendo di formulare alcune ipotesi sull’ordine di composizione delle due versioni e sulla loro autenticità. In particolare, si ritiene che Marenzio durante il suo soggiorno presso la corte polacca di Sigismondo III abbia composto ex-novo le versioni a triplo coro di questi mottetti, incluse anche in un’antologia stampata a Cracovia nel 1604 insieme a un terzo mottetto a due cori di Marenzio. In un secondo momento e presumibilmente in Italia le stesse composizioni sarebbero state ridotte a due cori dallo stesso Marenzio o da altri compositori, in modo da consentirne l’esecuzione presso cappelle meno ricche di quella polacca.
2007
Miscellanea marenziana
9788846708557
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/2506665
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact