L’accelerazione del processo di urbanizzazione, sempre più diffuso a livello planetario, pone numerosi problemi in rapporto alle condizioni di vita dell’infanzia anche nel nostro contesto socio-culturale. La città, da un lato, offre maggiori opportunità (riguardo ad aspetti come: accesso ai servizi socio-sanitari, qualità dell’offerta educativa formale e non formale, risorse culturali e animative per il tempo libero, mobilità ecc.), dall’altro espone i bambini a maggiori rischi (solitudine e insicurezza; minore autonomia nell’utilizzo dello spazio e del tempo; riduzione delle opportunità di gioco libero e aggregazione spontanea nelle strade e a contatto con la natura; scadimento della qualità dell’ambiente; scarse possibilità di condivisione tra generazioni e micro-generazioni ecc.). Dato che tali nuove povertà interrogano l’educazione, il contributo intende: • riflettere sulla domanda educativa connessa alla condizione dell’infanzia in città; • tratteggiare linee preferenziali di intervento educativo e formativo, che tematizzino l’impegno speciale della città per i bambini, nello spirito della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia (New York, 1989); • esemplificare come sia possibile creare condizioni di vita urbana migliori per tutti assumendo l’infanzia come parametro, nello spirito del movimento “Child Friendly Cities”.

Sostenibilità urbana e infanzia: aspetti di criticità e proposte educative

ZANATO, ORIETTA;TOFFANO, EMANUELA
2012

Abstract

L’accelerazione del processo di urbanizzazione, sempre più diffuso a livello planetario, pone numerosi problemi in rapporto alle condizioni di vita dell’infanzia anche nel nostro contesto socio-culturale. La città, da un lato, offre maggiori opportunità (riguardo ad aspetti come: accesso ai servizi socio-sanitari, qualità dell’offerta educativa formale e non formale, risorse culturali e animative per il tempo libero, mobilità ecc.), dall’altro espone i bambini a maggiori rischi (solitudine e insicurezza; minore autonomia nell’utilizzo dello spazio e del tempo; riduzione delle opportunità di gioco libero e aggregazione spontanea nelle strade e a contatto con la natura; scadimento della qualità dell’ambiente; scarse possibilità di condivisione tra generazioni e micro-generazioni ecc.). Dato che tali nuove povertà interrogano l’educazione, il contributo intende: • riflettere sulla domanda educativa connessa alla condizione dell’infanzia in città; • tratteggiare linee preferenziali di intervento educativo e formativo, che tematizzino l’impegno speciale della città per i bambini, nello spirito della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia (New York, 1989); • esemplificare come sia possibile creare condizioni di vita urbana migliori per tutti assumendo l’infanzia come parametro, nello spirito del movimento “Child Friendly Cities”.
2012
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