Introduzione. Esistono evidenze di associazione tra fattori di rischio metabolici, sindrome metabolica e disfunzione renale negli anziani.Tuttavia non è stato ancora stabilito definitivamente il ruolo del consumo di alcol nei confronti di questi fattori di rischio e, quindi, dell’insorgenza di patologia. Obiettivi. Scopo dello studio è individuare la relazione tra consumo alcolico e i principali fattori di rischio cardiovascolari, la sindrome metabolica e, infine, l’insufficienza renale nei soggetti anziani maschi. Metodi. Studio prospettico multicentrico riferito a un campione di soggetti italiani di età compresa tra 65 e 84 anni reclutati nel “Italian longitudinal study on aging – ILSA” che consisteva in una fase di prevalenza riferita al 1992 e una fase di incidenza dal 1995 al 1996. La lunghezza media del followup è stata di 3.5 anni. In questo studio sono stati inclusi 1 321 uomini raggruppati in classi di consumo alcolico. Sono stati calcolati gli odds ratio (OR), aggiustati per i confondenti, per le caratteristiche metaboliche al basale e su casi incidenti per sindrome metabolica (definita secondo i criteri dell’ATP III) e per disfunzione renale (definita da una GFR <60 mL/min, formula MDRF, “Modification of diet in renal diseases formula”). In quest’ultimo caso, gli OR aggiustati sono stati utilizzati per calcolare un valore approssimato di rischio relativo (Zhang Jun &Yu Kai F, 1998). Risultati.Gli OR e RR aggiustati per categorie di consumo di alcol (categoria-reference: astemi) ottenuti sono riportati nella seguente tabella:Conclusioni. Lo studio non ha dimostrato un’associazione tra consumo di alcolici e sindrome metabolica, anche se esso è correlato ai singoli fattori che la determinano negli uomini anziani. Nei bevitori moderati infatti i dati mostrano un miglioramento del profilo glicemico e infiammatorio, ma anche un modesto effetto ipertensivante. Sembra inoltre sia presente una relazione lineare inversa tra moderato consumo di alcolici e rischio di lieve disfunzione renale. Questi risultati quindi suggeriscono che il consumo di moderate quantità di alcol potrebbe modificare l’assetto metabolico-funzionale dei soggetti anziani in senso complessivamente protettivo nei confronti delle malattie aterosclerotiche. E’ tuttavia necessario ricordare che tali evidenze devono essere interpretate con prudenza, visti i noti effetti nocivi che il consumo di alcol ha nell’anziano per l’interazione con l’eventuale farmacoterapia assunta e poiché può aumentare il rischio di caduta.

Moderato consumo di alcol nell’anziano: dal metabolismo alla patologia

BUJA, ALESSANDRA;Sergi G;MANZATO, ENZO;Maggi S;PERISSINOTTO, EGLE
2011

Abstract

Introduzione. Esistono evidenze di associazione tra fattori di rischio metabolici, sindrome metabolica e disfunzione renale negli anziani.Tuttavia non è stato ancora stabilito definitivamente il ruolo del consumo di alcol nei confronti di questi fattori di rischio e, quindi, dell’insorgenza di patologia. Obiettivi. Scopo dello studio è individuare la relazione tra consumo alcolico e i principali fattori di rischio cardiovascolari, la sindrome metabolica e, infine, l’insufficienza renale nei soggetti anziani maschi. Metodi. Studio prospettico multicentrico riferito a un campione di soggetti italiani di età compresa tra 65 e 84 anni reclutati nel “Italian longitudinal study on aging – ILSA” che consisteva in una fase di prevalenza riferita al 1992 e una fase di incidenza dal 1995 al 1996. La lunghezza media del followup è stata di 3.5 anni. In questo studio sono stati inclusi 1 321 uomini raggruppati in classi di consumo alcolico. Sono stati calcolati gli odds ratio (OR), aggiustati per i confondenti, per le caratteristiche metaboliche al basale e su casi incidenti per sindrome metabolica (definita secondo i criteri dell’ATP III) e per disfunzione renale (definita da una GFR <60 mL/min, formula MDRF, “Modification of diet in renal diseases formula”). In quest’ultimo caso, gli OR aggiustati sono stati utilizzati per calcolare un valore approssimato di rischio relativo (Zhang Jun &Yu Kai F, 1998). Risultati.Gli OR e RR aggiustati per categorie di consumo di alcol (categoria-reference: astemi) ottenuti sono riportati nella seguente tabella:Conclusioni. Lo studio non ha dimostrato un’associazione tra consumo di alcolici e sindrome metabolica, anche se esso è correlato ai singoli fattori che la determinano negli uomini anziani. Nei bevitori moderati infatti i dati mostrano un miglioramento del profilo glicemico e infiammatorio, ma anche un modesto effetto ipertensivante. Sembra inoltre sia presente una relazione lineare inversa tra moderato consumo di alcolici e rischio di lieve disfunzione renale. Questi risultati quindi suggeriscono che il consumo di moderate quantità di alcol potrebbe modificare l’assetto metabolico-funzionale dei soggetti anziani in senso complessivamente protettivo nei confronti delle malattie aterosclerotiche. E’ tuttavia necessario ricordare che tali evidenze devono essere interpretate con prudenza, visti i noti effetti nocivi che il consumo di alcol ha nell’anziano per l’interazione con l’eventuale farmacoterapia assunta e poiché può aumentare il rischio di caduta.
2011
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/2514148
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