Il saggio affronta la poesia di Franco Fortini, soprattutto la raccolta "Paesaggio con serpente" (1984) letta in "contrappunto" con alcune sue prose saggistiche ("Sere in Valdossola", "Diario tedesco" e "Extrema ratio") al fine di verificare le diverse modalità di rappresentazione della forma urbana e delle allegorie animali. La costante fortiniana delle rovine, con i suoi cortocircuiti prefiguranti non meno che quella del serpente, implicano il ricorso a un immaginario di derivazione biblica e apocalittica e, al contempo, una filosofia politica conscia dell'ineliminabilità della dimensione del tragico, occultata e rimossa dalle ideologie postmoderne.

Il serpente e le rovine: la srittura antilirica di Franco Fortini

ZINATO, EMANUELE
2012

Abstract

Il saggio affronta la poesia di Franco Fortini, soprattutto la raccolta "Paesaggio con serpente" (1984) letta in "contrappunto" con alcune sue prose saggistiche ("Sere in Valdossola", "Diario tedesco" e "Extrema ratio") al fine di verificare le diverse modalità di rappresentazione della forma urbana e delle allegorie animali. La costante fortiniana delle rovine, con i suoi cortocircuiti prefiguranti non meno che quella del serpente, implicano il ricorso a un immaginario di derivazione biblica e apocalittica e, al contempo, una filosofia politica conscia dell'ineliminabilità della dimensione del tragico, occultata e rimossa dalle ideologie postmoderne.
2012
Le forme della tradizione lirica
9788871157696
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