In primo luogo, il testo richiama il rilievo della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza – come espressione di una logica di tutela-protezione e di promozione-partecipazione, ovvero di una conciliazione tra istanze giuridiche paternalistiche e a liberazionistiche – e considera i diritti soggettivi dei bambini come intrinsecamente relazionali, sottendendo essi un rapporto interpersonale e una reciprocità intergenerazionale in contesti di comunità. In secondo luogo, esso presenta la struttura e il messaggio, strettamente implicati, del Convegno internazionale “Che vivano liberi e felici…”. Il diritto all’educazione a vent’anni dalla Convenzione di New York, svoltosi presso l’Università di Padova, il 23 ottobre 2009. Quanto alla struttura, si evidenziano le due parti dell’iniziativa: la prima, di carattere storico-prospettico, incentrata sull’intero corpus dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, mediante una lettura interpretativa della figura e dell’opera di Janusz Korczak (cui si deve l’auspicio scelto come titolo del Convegno) e una riflessione sul grado di attuazione della Convenzione e sui suoi possibili sviluppi; la seconda, di carattere teoretico-esperienziale, incentrata sull’articolo 29 della Convenzione, che lega strettamente fra loro il diritto umano all’educazione e l’educazione ai diritti umani. Quanto al messaggio del Convegno, si approfondiscono tre elementi con cui, a nostro avviso, dovrebbe particolarmente confrontarsi la proposta educativa del nostro attuale contesto: la connotazione positiva protesa verso libertà e felicità, l’immaginazione creativa per un miglioramento dell’esistente, la connessione dialettica fra l’educazione al relativo e l’educazione al non relativo.
“Che vivano liberi e felici…”. Significato e senso di una proposta. Relazione di apertura
TOFFANO, EMANUELA
2012
Abstract
In primo luogo, il testo richiama il rilievo della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza – come espressione di una logica di tutela-protezione e di promozione-partecipazione, ovvero di una conciliazione tra istanze giuridiche paternalistiche e a liberazionistiche – e considera i diritti soggettivi dei bambini come intrinsecamente relazionali, sottendendo essi un rapporto interpersonale e una reciprocità intergenerazionale in contesti di comunità. In secondo luogo, esso presenta la struttura e il messaggio, strettamente implicati, del Convegno internazionale “Che vivano liberi e felici…”. Il diritto all’educazione a vent’anni dalla Convenzione di New York, svoltosi presso l’Università di Padova, il 23 ottobre 2009. Quanto alla struttura, si evidenziano le due parti dell’iniziativa: la prima, di carattere storico-prospettico, incentrata sull’intero corpus dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, mediante una lettura interpretativa della figura e dell’opera di Janusz Korczak (cui si deve l’auspicio scelto come titolo del Convegno) e una riflessione sul grado di attuazione della Convenzione e sui suoi possibili sviluppi; la seconda, di carattere teoretico-esperienziale, incentrata sull’articolo 29 della Convenzione, che lega strettamente fra loro il diritto umano all’educazione e l’educazione ai diritti umani. Quanto al messaggio del Convegno, si approfondiscono tre elementi con cui, a nostro avviso, dovrebbe particolarmente confrontarsi la proposta educativa del nostro attuale contesto: la connotazione positiva protesa verso libertà e felicità, l’immaginazione creativa per un miglioramento dell’esistente, la connessione dialettica fra l’educazione al relativo e l’educazione al non relativo.Pubblicazioni consigliate
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