La recente edizione critica della più famosa commedia di Ruzante, per le cure di Luca D’Onghia, offre un testo restaurato e privo della fitta annotazione didascalica con cui, a partire dagli anni sessanta del secolo scorso e dall’edizione di Ludovico Zorzi, esso è stato sempre letto, per analizzarlo o metterlo in scena. Il presente contributo si muove in una doppia direzione: ricostruisce, da una parte, la storia di questa interpolazione didascalica, portatrice non solo di un’interpretazione ma di una vera e propria riscrittura e prova, dall’altra, a tornare al testo originale: arrivando a proporre una conclusione della commedia completamente diversa da quella che si è fin qui supposta e vista rappresentare
Qualche modesta proposta sul finale della Moschetta (e dintorni)
SCANNAPIECO, ANNA
2012
Abstract
La recente edizione critica della più famosa commedia di Ruzante, per le cure di Luca D’Onghia, offre un testo restaurato e privo della fitta annotazione didascalica con cui, a partire dagli anni sessanta del secolo scorso e dall’edizione di Ludovico Zorzi, esso è stato sempre letto, per analizzarlo o metterlo in scena. Il presente contributo si muove in una doppia direzione: ricostruisce, da una parte, la storia di questa interpolazione didascalica, portatrice non solo di un’interpretazione ma di una vera e propria riscrittura e prova, dall’altra, a tornare al testo originale: arrivando a proporre una conclusione della commedia completamente diversa da quella che si è fin qui supposta e vista rappresentarePubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.