L'influenza delle comunicazioni di massa sul comportamento alimentare pur esser vista sotto due aspetti principali. Il primo dei quali consiste nell'informazione implicita sull'alimentazione che avviene in parte nell'offerta di prodotti attraverso la pubblicità e in parte mediante le sporadiche rubriche di divulgazione scientifica in cui si parla esplicitamente di diete e di nutrizione. Il secondo aspetto h dato dalla consistente presenza, in televisione e sulla stampa, di modelli femminili e maschili che presentano ben precisi connotati fisici identificabili nella "magrezza" e nel "salutismo". La corporatura "normale" o in sovrappeso, h limitata al pubblico presente nelle diverse trasmissioni o ai partecipanti a giochi vari e, sui giornali, ai protagonosti dei fatti di cronaca. . L'alimentazione è un bisogno primordiale e lo stesso amore materno h mediato dalla funzione nutrice. Con l'alimentazione inizia, per il neonato, un processo di apprendimento che comprende molte funzioni tra le quali l'educazione del desiderio. Il bambino verso i 2-3 anni diminuisce drasticamente il proprio appetito e con esso la quantità di cibo assunta, questo perché la crescita nel neonato, tende a diminuire e il piccolo autoregola l'introduzione di cibo. Il desiderio di cibo quindi h uno stimolo vitale, autoregolato, tanto quanto il sentirsi belli e desiderati. Il sistema dei bisogni e dei desideri rispecchia la società che li produce e quella attuale si presenta in modo complesso, con molte sfaccettature tanto da porre l'individuo nell'impossibilità di comprendere l'origine del senso di insoddisfazione che lo accompagna nella vita quotidiana. I bisogni che inducono il consumo di grandi quantità di cibo, o l'astensione quasi totale, possono trovare spiegazione in una mancata soddisfazione di esigenze diverse tra le quali il sentirsi accettati, approvati e sicuri. L'utilizzazione del marketing sociale anche per l'alimentazione potrebbe promuovere nella società la competenza, l'autosviluppo e la prevenzione e la costituzione di stili di vita salutari. Lo scopo della pubblicità sociale di promuovere le idee, i valori e gli atteggiamenti considerati socialmente rilevanti. Per aumentare l'incisività nel raggiungere gli obiettivi del cambiamento, una campagna sociale può impiegare delle strategie ausiliari, a sostegno della pubblicità veicolata dai media. Quelle più frequenti ricorrono alla presenza di esperti nello specifico settore tematico della campagna informativa contribuendo a qualificare l'informazione, favorendo l'accessibilità ai destinatari del messaggio e stabilendo una comunicazione. Si può considerare che la campagna sociale aumenta la diffusione dell'informazione rispetto alla campagna informativa che si serve soltanto della pubblicità massmediale. Proprio per questo l'informazione sugli alimenti, e di conseguenza sulla salute, meriterebbe di non essere lasciata solo all'iniziativa di chi vende i prodotti rendendo il cibo unicamente una merce dalla quale trarre vantaggio economico, ma dovrebbe essere assunta come uno dei compiti pi- importanti dell'informazione pubblica in quanto il cibo strettamente legato al benessere fisico e psichico.

Comunicazione di massa e disturbi del comportamento alimentare

TESSAROLO, MARISELDA
2004

Abstract

L'influenza delle comunicazioni di massa sul comportamento alimentare pur esser vista sotto due aspetti principali. Il primo dei quali consiste nell'informazione implicita sull'alimentazione che avviene in parte nell'offerta di prodotti attraverso la pubblicità e in parte mediante le sporadiche rubriche di divulgazione scientifica in cui si parla esplicitamente di diete e di nutrizione. Il secondo aspetto h dato dalla consistente presenza, in televisione e sulla stampa, di modelli femminili e maschili che presentano ben precisi connotati fisici identificabili nella "magrezza" e nel "salutismo". La corporatura "normale" o in sovrappeso, h limitata al pubblico presente nelle diverse trasmissioni o ai partecipanti a giochi vari e, sui giornali, ai protagonosti dei fatti di cronaca. . L'alimentazione è un bisogno primordiale e lo stesso amore materno h mediato dalla funzione nutrice. Con l'alimentazione inizia, per il neonato, un processo di apprendimento che comprende molte funzioni tra le quali l'educazione del desiderio. Il bambino verso i 2-3 anni diminuisce drasticamente il proprio appetito e con esso la quantità di cibo assunta, questo perché la crescita nel neonato, tende a diminuire e il piccolo autoregola l'introduzione di cibo. Il desiderio di cibo quindi h uno stimolo vitale, autoregolato, tanto quanto il sentirsi belli e desiderati. Il sistema dei bisogni e dei desideri rispecchia la società che li produce e quella attuale si presenta in modo complesso, con molte sfaccettature tanto da porre l'individuo nell'impossibilità di comprendere l'origine del senso di insoddisfazione che lo accompagna nella vita quotidiana. I bisogni che inducono il consumo di grandi quantità di cibo, o l'astensione quasi totale, possono trovare spiegazione in una mancata soddisfazione di esigenze diverse tra le quali il sentirsi accettati, approvati e sicuri. L'utilizzazione del marketing sociale anche per l'alimentazione potrebbe promuovere nella società la competenza, l'autosviluppo e la prevenzione e la costituzione di stili di vita salutari. Lo scopo della pubblicità sociale di promuovere le idee, i valori e gli atteggiamenti considerati socialmente rilevanti. Per aumentare l'incisività nel raggiungere gli obiettivi del cambiamento, una campagna sociale può impiegare delle strategie ausiliari, a sostegno della pubblicità veicolata dai media. Quelle più frequenti ricorrono alla presenza di esperti nello specifico settore tematico della campagna informativa contribuendo a qualificare l'informazione, favorendo l'accessibilità ai destinatari del messaggio e stabilendo una comunicazione. Si può considerare che la campagna sociale aumenta la diffusione dell'informazione rispetto alla campagna informativa che si serve soltanto della pubblicità massmediale. Proprio per questo l'informazione sugli alimenti, e di conseguenza sulla salute, meriterebbe di non essere lasciata solo all'iniziativa di chi vende i prodotti rendendo il cibo unicamente una merce dalla quale trarre vantaggio economico, ma dovrebbe essere assunta come uno dei compiti pi- importanti dell'informazione pubblica in quanto il cibo strettamente legato al benessere fisico e psichico.
2004
Trattato generale degli abusi e delle dipendenze
882991648X
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