È noto che la trasmissione idromeccanica presenta rendimenti più bassi della trasmissione meccanica tradizionale, ma da’altra parte essa consente di svincolare la velocità del motore da quella delle ruote, aprendo alla possibilità di una gestione ottimizzata del motore. Pertanto, se il punto di vista viene ampliato dalla trasmissione al gruppo motore-trasmissione, il consumo di combustibile potrebbe risultare equivalente o inferiore a quello delle soluzioni tradizionali dove le marce non consentono una gestione ottimizzata del motore. Nel lavoro è stato affrontato questo problema confrontando la trasmissione idromeccanica, nota anche col nome Power Split, con una Power Shift tradizionale in un’applicazione dove è necessario raggiungere alti livelli di efficienza e di confort: l’autobus urbano. Perciò, sono state analizzate le prestazioni di un veicolo dotato di trasmissione di tipo “input coupled dual stage” tramite un modello implementato in ambiente Amesim. Parallelamente è stato sviluppato un secondo modello di trasmissione a 5 rapporti con convertitore di coppia, che costituisce la soluzione di riferimento. Il sistema di gestione del motore per la soluzione idromeccanica è una versione semplificata della tecnica di gestione ottimizzata nota come Single Track; mentre per la soluzione power shift il cambio marcia è stato predisposto in corrispondenza di opportuni valori di velocità. La simulazione di un test di accelerazione ha mostrato la superiorità del veicolo dotato di trasmissione Power Shift, ma anche la migliore gestione del motore della Power Split, che ne ha ridotto la penalizzazione sui consumi. Nella simulazione di un ciclo stradale, invece, il veicolo dotato di trasmissione Power Split ha evidenziato consumi più bassi, dovuti, sia alla sua miglior gestione del motore, sia alla minor efficienza dimostrata dalla Power Shift nelle partenze, causata dall’intervento del convertitore di coppia.

CONFRONTO ENERGETICO TRA LA TRASMISSIONE IDROMECCANICA E LA TRASMISSIONE POWER-SHIFT APPLICATE A UN AUTOBUS URBANO

MACOR, ALARICO;
2012

Abstract

È noto che la trasmissione idromeccanica presenta rendimenti più bassi della trasmissione meccanica tradizionale, ma da’altra parte essa consente di svincolare la velocità del motore da quella delle ruote, aprendo alla possibilità di una gestione ottimizzata del motore. Pertanto, se il punto di vista viene ampliato dalla trasmissione al gruppo motore-trasmissione, il consumo di combustibile potrebbe risultare equivalente o inferiore a quello delle soluzioni tradizionali dove le marce non consentono una gestione ottimizzata del motore. Nel lavoro è stato affrontato questo problema confrontando la trasmissione idromeccanica, nota anche col nome Power Split, con una Power Shift tradizionale in un’applicazione dove è necessario raggiungere alti livelli di efficienza e di confort: l’autobus urbano. Perciò, sono state analizzate le prestazioni di un veicolo dotato di trasmissione di tipo “input coupled dual stage” tramite un modello implementato in ambiente Amesim. Parallelamente è stato sviluppato un secondo modello di trasmissione a 5 rapporti con convertitore di coppia, che costituisce la soluzione di riferimento. Il sistema di gestione del motore per la soluzione idromeccanica è una versione semplificata della tecnica di gestione ottimizzata nota come Single Track; mentre per la soluzione power shift il cambio marcia è stato predisposto in corrispondenza di opportuni valori di velocità. La simulazione di un test di accelerazione ha mostrato la superiorità del veicolo dotato di trasmissione Power Shift, ma anche la migliore gestione del motore della Power Split, che ne ha ridotto la penalizzazione sui consumi. Nella simulazione di un ciclo stradale, invece, il veicolo dotato di trasmissione Power Split ha evidenziato consumi più bassi, dovuti, sia alla sua miglior gestione del motore, sia alla minor efficienza dimostrata dalla Power Shift nelle partenze, causata dall’intervento del convertitore di coppia.
2012
Atti del 67° Congresso Nazionale ATI
9788890767609
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