Nel 1531 furono pubblicati postumi i tre uffici liturgici Ad deprecandam pestilentiam, Ad impetrandam pluviam e Ad aeris serenitatem poscendam, composti da Pietro Barozzi durante gli anni del suo episcopato bellunese. Gli aspetti rituali, musicali e drammaturgici, che interessano la celebrazione di tre messe votive, di tre processioni e di alcune sezioni delle Ore, sono illustrati da numerose rubriche. Di questo consistente repertorio, lo studio prende in esame le caratteristiche testuali e musicali dei canti prescritti per le processioni, innazitutto l’antifona Exaudi, exaudi, exaudi, il versetto Aufer a nobis domine e le invocazioni Miserere, miserere, miserere e Kyrie eleison, dei quali è stato possibile identificare le intonazioni nei manoscritti Liber ordinarius E57 (sec. XIII) e Libri hymnorum B59 e B63 (sec. XV) della Biblioteca Capitolare di Padova. Per l’esecuzione degli inni, invece, le rubriche rinviano alla prassi del «cantasi come» indicando le intonazioni specifiche, mentre non è data alcuna informazione per quelle relative a dodici responsori. Un sistematico lavoro di ricerca ha permesso di stabilire la corrispondenza per alcuni versetti dei responsori all'nterno della tradizione liturgico-musicale consolidata, mentre lo studio critico-testuale delle rubriche ha consentito di sostenere, con opportuni esempi e comprazioni musicali, l'ipotesi che la prescrizione «cantare communiter», utilizzata per definire la modalità di esecuzione dei responsori, conduce direttamente a quel vasto repertorio di tradizione orale che va sotto il nome di «canto patriarchino» e di cui ancora oggi rimangono tracce significative anche nelle vallate del bellunese.

Liturgical-musical sources in the votive processions of the bishop of Padua, Pietro Barozzi (1443-1507)

LOVATO, ANTONIO
2012

Abstract

Nel 1531 furono pubblicati postumi i tre uffici liturgici Ad deprecandam pestilentiam, Ad impetrandam pluviam e Ad aeris serenitatem poscendam, composti da Pietro Barozzi durante gli anni del suo episcopato bellunese. Gli aspetti rituali, musicali e drammaturgici, che interessano la celebrazione di tre messe votive, di tre processioni e di alcune sezioni delle Ore, sono illustrati da numerose rubriche. Di questo consistente repertorio, lo studio prende in esame le caratteristiche testuali e musicali dei canti prescritti per le processioni, innazitutto l’antifona Exaudi, exaudi, exaudi, il versetto Aufer a nobis domine e le invocazioni Miserere, miserere, miserere e Kyrie eleison, dei quali è stato possibile identificare le intonazioni nei manoscritti Liber ordinarius E57 (sec. XIII) e Libri hymnorum B59 e B63 (sec. XV) della Biblioteca Capitolare di Padova. Per l’esecuzione degli inni, invece, le rubriche rinviano alla prassi del «cantasi come» indicando le intonazioni specifiche, mentre non è data alcuna informazione per quelle relative a dodici responsori. Un sistematico lavoro di ricerca ha permesso di stabilire la corrispondenza per alcuni versetti dei responsori all'nterno della tradizione liturgico-musicale consolidata, mentre lo studio critico-testuale delle rubriche ha consentito di sostenere, con opportuni esempi e comprazioni musicali, l'ipotesi che la prescrizione «cantare communiter», utilizzata per definire la modalità di esecuzione dei responsori, conduce direttamente a quel vasto repertorio di tradizione orale che va sotto il nome di «canto patriarchino» e di cui ancora oggi rimangono tracce significative anche nelle vallate del bellunese.
2012
CANTUS PLANUS. Study Group of the International Musicological Society. Papers read at the 16th meeting, Vienna, Austria, 2011
9783851193367
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