Il Fiore delle passioni. Animo e Virtù nel sistema dei saperi tra Cinque e Seicento (parte prima: "Libertà dolce alla verità impetra". La fortuna del pensiero telesiano nel dialogo con i letterati e i filosofi dello Studio patavino e degli ambienti settentrionali, pp. 1-73)

Il saggio si divide in due sezioni: l'una rivolta all'analisi del dialogo intercorso fra Telesio e gli aristotelici padovani, perlustrato lungo l'iter delle tre redazione del "De rerum natura"; l'altra, alla fortuna del pensiero telesiano negli ambienti settentrionali e presso le Accademie venete ed estensi. Si è cercato di illustrare il nodo delle questioni discusse intorno al problema dell'anima, riguardo alla intellezione dei processi pertinenti la teoria della conoscenza e lo sviluppo di un concetto di immaginazione creativa. Si è, altresì, indagata la presenza di concetti telesiani in quel vasto crogiuolo sincrestico che fu rappresentato dalla letteratura cortigiana e dall'ampia tradizione della trattatistica "de amore". Il saggio ha preso in considerazione il dibattito intercorso fra Telesio e Francesco Patrizi, e il dialogo che si instaurò fra il filosofo Cosentino e Vincenzo Maggi, Girolamo Fracastoro e Torquato Tasso.