Il volume è dedicato alla sperimentazione teatrale di Philippe-Jacques de Loutherbourg, pittore di formazione, che svolge un ruolo rilevante nell'evoluzione dell'arte dell'allestimento teatrale in Gran Bretagna. Fin dai suoi primi approcci documentati con la scena emerge come l’attenzione dell’artista si rivolga ad aspetti dell’allestimento che vanno oltre la sola scenografia, l’arte per cui nel 1773 viene ingaggiato al Drury Lane da David Garrick. Egli entra a far parte della compagnia inglese influenzato dalla spettacolarità parigina, all’interno della quale brillano figure il cui ruolo non è confinato entro i limiti della creazione della singola scenografia, come accade nel caso di Niccolò Servandoni e delle sue opere alla Salle des Machines negli anni Cinquanta. L’ingaggio da parte di Garrick segna per Loutherbourg l’inizio di un percorso che lo vedrà affinare nel tempo non solo le conoscenze pratiche, ma soprattutto la propensione al coordinamento dell’evento scenico che lo porterà negli anni Ottanta a declinare la propria opera artistica lungo linee sempre più affini a quella pratica di concertazione che troverà i suoi esiti più completi a partire dall’Ottocento. Entro questa prospettiva, lavori come l’"Eidophusikon" (1781-1786) e "Omai" (1785), realizzati dopo la scomparsa di Garrick, rappresentano la conclusione di un itinerario artistico in cui Loutherbourg mette a fuoco e infine pare concretizzare la propria tensione preregistica.

La tensione preregistica. La sperimentazione teatrale di Philippe-Jacques de Loutherbourg

DEGLI ESPOSTI, PAOLA
2013

Abstract

Il volume è dedicato alla sperimentazione teatrale di Philippe-Jacques de Loutherbourg, pittore di formazione, che svolge un ruolo rilevante nell'evoluzione dell'arte dell'allestimento teatrale in Gran Bretagna. Fin dai suoi primi approcci documentati con la scena emerge come l’attenzione dell’artista si rivolga ad aspetti dell’allestimento che vanno oltre la sola scenografia, l’arte per cui nel 1773 viene ingaggiato al Drury Lane da David Garrick. Egli entra a far parte della compagnia inglese influenzato dalla spettacolarità parigina, all’interno della quale brillano figure il cui ruolo non è confinato entro i limiti della creazione della singola scenografia, come accade nel caso di Niccolò Servandoni e delle sue opere alla Salle des Machines negli anni Cinquanta. L’ingaggio da parte di Garrick segna per Loutherbourg l’inizio di un percorso che lo vedrà affinare nel tempo non solo le conoscenze pratiche, ma soprattutto la propensione al coordinamento dell’evento scenico che lo porterà negli anni Ottanta a declinare la propria opera artistica lungo linee sempre più affini a quella pratica di concertazione che troverà i suoi esiti più completi a partire dall’Ottocento. Entro questa prospettiva, lavori come l’"Eidophusikon" (1781-1786) e "Omai" (1785), realizzati dopo la scomparsa di Garrick, rappresentano la conclusione di un itinerario artistico in cui Loutherbourg mette a fuoco e infine pare concretizzare la propria tensione preregistica.
2013
8860580560
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