INTRODUZIONE: Gli incidenti scolastici (IS), avvenuti all´interno di qualsiasi parte dell´edificio scolastico o di sua pertinenza esterna utilizzata per motivi scolastici, rappresentano circa il 10-20% degli incidenti in età pediatrica. In Italia 8.838.812 persone con età 0-20 anni (ministero della pubblica istruzione 2006/2007) frequentano una struttura scolastica e fra questi circa 92.000 (dati INAIL 2004) hanno un infortunio scolastico che determina un´assenza minima di tre giorni. MATERIALI E METODI: Negli anni 2006-2007 presso il PS del OCM di Verona gli accessi per IS (età 0-20 anni) sono stati 1480. Sono stati divisi per: età; sesso; codice d´urgenza; sito e tipo di lesione; data e orario d´accesso. RISULTATI: La fascia d´età più colpita: 12-14 anni (28%); i maschi sono più a rischio delle femmine (61% vs. 38,9%). La maggior parte delle lesioni è risultata di lieve entità: al 61% è stato attribuito il codice d´urgenza bianco, al 35,5% quello verde e al 3,2% quello giallo; non sono stati attribuiti codici rossi. 13 soggetti sono stati ricoverati. Nei due sessi la sede di lesione più frequente riguarda mano e polso (34,4%).Nelle età inferiori ai 9 anni risulta sempre più colpito il capo/collo (86,7%: =2 anni, 60,4%: 3-5 anni e 44,9%: 6- 8 anni). I tipi di lesione più frequentemente riscontrata sono stati: frattura, lussazione, distorsione. CONCLUSIONI: Una prevenzione mirata degli IS può essere raggiunta attuando un sistema di sorveglianza epidemiologica continuativa, studiando le circostanze, i comportamenti, gli stili di vita delle persone colpite, coinvolgendo non solo scolari, genitori e insegnanti, ma anche soggetti al di fuori dell‘ambiente della scolastico propriamente detto e che possono essere determinati attraverso l’introduzione di interventi legislativi ed eventuali interventi architettonici migliorativi.
Analisi epidemiologica degli incidenti scolastici: valutazione degli accessi all´U.O. di Pronto Soccorso dell'Ospedale Civile Maggiore (OCM) di Verona
BUSANA, MARTA CECILIA;BALDOVIN, TATJANA;
2008
Abstract
INTRODUZIONE: Gli incidenti scolastici (IS), avvenuti all´interno di qualsiasi parte dell´edificio scolastico o di sua pertinenza esterna utilizzata per motivi scolastici, rappresentano circa il 10-20% degli incidenti in età pediatrica. In Italia 8.838.812 persone con età 0-20 anni (ministero della pubblica istruzione 2006/2007) frequentano una struttura scolastica e fra questi circa 92.000 (dati INAIL 2004) hanno un infortunio scolastico che determina un´assenza minima di tre giorni. MATERIALI E METODI: Negli anni 2006-2007 presso il PS del OCM di Verona gli accessi per IS (età 0-20 anni) sono stati 1480. Sono stati divisi per: età; sesso; codice d´urgenza; sito e tipo di lesione; data e orario d´accesso. RISULTATI: La fascia d´età più colpita: 12-14 anni (28%); i maschi sono più a rischio delle femmine (61% vs. 38,9%). La maggior parte delle lesioni è risultata di lieve entità: al 61% è stato attribuito il codice d´urgenza bianco, al 35,5% quello verde e al 3,2% quello giallo; non sono stati attribuiti codici rossi. 13 soggetti sono stati ricoverati. Nei due sessi la sede di lesione più frequente riguarda mano e polso (34,4%).Nelle età inferiori ai 9 anni risulta sempre più colpito il capo/collo (86,7%: =2 anni, 60,4%: 3-5 anni e 44,9%: 6- 8 anni). I tipi di lesione più frequentemente riscontrata sono stati: frattura, lussazione, distorsione. CONCLUSIONI: Una prevenzione mirata degli IS può essere raggiunta attuando un sistema di sorveglianza epidemiologica continuativa, studiando le circostanze, i comportamenti, gli stili di vita delle persone colpite, coinvolgendo non solo scolari, genitori e insegnanti, ma anche soggetti al di fuori dell‘ambiente della scolastico propriamente detto e che possono essere determinati attraverso l’introduzione di interventi legislativi ed eventuali interventi architettonici migliorativi.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.