INTRODUZIONE: Gli incidenti domestici (ID) (avvenuti nella residenza abitativa e nelle sue pertinenze: scale esterne, giardini, cantine, garage, etc.), rappresentano un problema sociale e di sanità pubblica, in termini di vite umane, invalidità e assistenza sanitaria. In Italia si stima che ogni anno ci siano 1.300.000-1.700.000 accessi in PS per incidente domestico e 130.000 ricoveri, tuttavia i dati sono ancora incompleti e frammentari. Con uno studio del fenomeno nella nostra area geografica si sono valutate: prevalenza, caratteristiche ed eventuali interventi preventivi. MATERIALI E METODI: Nel 2007 al PS dell’O.C.M. di Verona si sono registrati 3120 accessi per ID. La distribuzione è stata calcolata in relazione a: sesso, età, mese, codice d’urgenza, tipo e sede del trauma. RISULTATI: Emerge che i gruppi di popolazione più a rischio di ID sono i bambini in età pre-scolare, gli uomini tra i 30 e i 40 anni e le donne sopra i 60 anni, con un’incidenza annuale abbastanza omogenea. I due sessi hanno distribuzioni simili fino ai 50 anni; in seguito vi è un aumento nelle femmine e una diminuzione nei maschi. I traumi sono generalmente lievi (49,8% codici bianchi e 42,1% codici verdi). La sede più colpita è rappresentata da mani e polsi (25,9%). Le lesioni a più frequenti negli uomini sono: ferite alle mani (7,12%), corpi estranei negli occhi (5,6%); nelle donne: fratture di mani e piedi (4,23% e 5,90% contro l’1,76% e il 2,98% degli uomini). Il 5,7% degli ID viene ricoverato. Di questi il 5% sono bambini e l’81,5% sono anziani (60,3% donne e 21,2% uomini). CONCLUSIONI: La prevenzione deve basarsi su un approccio globale che inizia con: la sorveglianza epidemiologica; programmi educativi a scuola; campagne di informazione per tutta la popolazione; presenza di legislazione specifica; corretto progetto architettonico e di arredamento degli ambienti di vita.

Epidemiologia degli incidenti domestici: analisi degli accessi presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale Civile Maggiore (OCM) di Verona

BALDOVIN, TATJANA;
2008

Abstract

INTRODUZIONE: Gli incidenti domestici (ID) (avvenuti nella residenza abitativa e nelle sue pertinenze: scale esterne, giardini, cantine, garage, etc.), rappresentano un problema sociale e di sanità pubblica, in termini di vite umane, invalidità e assistenza sanitaria. In Italia si stima che ogni anno ci siano 1.300.000-1.700.000 accessi in PS per incidente domestico e 130.000 ricoveri, tuttavia i dati sono ancora incompleti e frammentari. Con uno studio del fenomeno nella nostra area geografica si sono valutate: prevalenza, caratteristiche ed eventuali interventi preventivi. MATERIALI E METODI: Nel 2007 al PS dell’O.C.M. di Verona si sono registrati 3120 accessi per ID. La distribuzione è stata calcolata in relazione a: sesso, età, mese, codice d’urgenza, tipo e sede del trauma. RISULTATI: Emerge che i gruppi di popolazione più a rischio di ID sono i bambini in età pre-scolare, gli uomini tra i 30 e i 40 anni e le donne sopra i 60 anni, con un’incidenza annuale abbastanza omogenea. I due sessi hanno distribuzioni simili fino ai 50 anni; in seguito vi è un aumento nelle femmine e una diminuzione nei maschi. I traumi sono generalmente lievi (49,8% codici bianchi e 42,1% codici verdi). La sede più colpita è rappresentata da mani e polsi (25,9%). Le lesioni a più frequenti negli uomini sono: ferite alle mani (7,12%), corpi estranei negli occhi (5,6%); nelle donne: fratture di mani e piedi (4,23% e 5,90% contro l’1,76% e il 2,98% degli uomini). Il 5,7% degli ID viene ricoverato. Di questi il 5% sono bambini e l’81,5% sono anziani (60,3% donne e 21,2% uomini). CONCLUSIONI: La prevenzione deve basarsi su un approccio globale che inizia con: la sorveglianza epidemiologica; programmi educativi a scuola; campagne di informazione per tutta la popolazione; presenza di legislazione specifica; corretto progetto architettonico e di arredamento degli ambienti di vita.
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