Sorveglianza delle meningiti e delle patologie prevenibili con le nuove vaccinazioni introdotte

PREMESSA: La Regione del Veneto a partire dal 2006 ha introdotto il Nuovo Calendario Vaccinale per l’età evolutiva che propone, oltre alle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate già previste dal precedente calendario, anche le vaccinazioni contro lo pneumococco, il meningococco e la varicella. Quale piano operativo specifico per il miglioramento del sistema vaccinale veneto è stato istituito il sistema di sorveglianza delle meningiti (SSM) e delle patologie prevenibili dalle nuove vaccinazioni. OBIETTIVI: Il SSM si propone il monitoraggio degli effetti delle nuove strategie vaccinali introdotte in Regione descrivendo l’andamento epidemiologico di queste malattie e monitorando caratteristiche microbiologiche e pattern di sensibilità agli antibiotici dei batteri responsabili. MATERIALI E METODI: Il SSM, attivo dal Gennaio 2007, utilizza le informazioni raccolte da tutti i laboratori di microbiologia della Regione riguardanti i nuovi casi di infezioni invasive ad eziologia batterica (con particolare riguardo allo Streptococcus pneumoniae, Neisseria meningitidis ed Haemophilus influenzae). È inoltre previsto l’invio degli isolati al laboratorio centrale per la loro caratterizzazione microbiologica. RISULTATI: Complessivamente, fino al 30/06/2007 sono state inviate 104 segnalazioni; l’andamento delle notifiche dimostra un flusso maggiore nei mesi da gennaio a marzo, un aumento nel mese di aprile e una riduzione fino a giugno. La frequenza risulta maggiore nelle fasce d’età 0-4 e 15-64 anni. Il 70% degli agenti isolati è costituto dal Pneumococco, il 16% da Meningococco e l’8% da Haemophilus. Tutti i soggetti sono stati ricoverati: di questi il 43% presentava un quadro clinico di meningite e il 57% di sepsi. CONCLUSIONI: il SSM dovrebbe permettere il monitoraggio delle caratteristiche degli agenti responsabili di meningite e la valutazione della protezione indotta dai vaccini. Il coinvolgimento dei laboratori di microbiologia nell’individuazione e segnalazione dei casi, in collaborazione con i Servizi di Prevenzione, potrebbe portare ad una riduzione della sottonotifica consentendo una loro maggiore integrazione con i flussi nazionali.