La previsione dei cedimenti nei rifiuti solidi urbani

La memoria prende in esame i criteri di calcolo dei cedimenti nei rifiuti solidi urbani (RSU). In conseguenza delle caratteristiche fisiche, chimiche e meccaniche dei costituenti, nonché dell’eterogeneità e dell’anisotropia dell’ammasso, il calcolo dei cedimenti si rivela molto complesso e marcatamente funzione del tempo. Prescindendo dalla compressione immediata, l’aliquota dipendente dal tempo coinvolge essenzialmente due meccanismi: quello meccanico, dovuto al creep di materiali caratterizzati da bassi legami primari, e quello biologico, derivante dalla biodegradazione della sostanza organica. Quest’ultima, che costituisce l’aliquota più rilevante del cedimento, può manifestarsi anche a distanza di decenni dalla chiusura dell’impianto. Nella prima parte della memoria si riporta una sintesi dei diversi modelli di previsione presenti nella letteratura tecnica. In seguito si discute un modello bio-meccanico di tipo disaccoppiato, per il quale i riscontri sperimentali, ottenuti in reattori di piccola e media grandezza, appaiono abbastanza promettenti.