Dopo l’illustrazione teoretica in ordine all’architettura ed ai principi che devono essere seguiti per lo svolgimento di un parere pro veritate, nel contributo si cerca di dare concreta applicazione agli stessi nella redazione, a titolo esemplificativo, di un parere di diritto civile. Però, quanto detto non ci deve indurre a ritenere che il metodo illustrato e applicato sia un mero strumento utile solo ai (limitati) fini del superamento della esperienza concorsuale e del quale, una volta superata la prova, ci si può (o forse ci si deve) liberare per intraprendere la quotidiana vita professionale. Lo stesso metodo è il metodo che deve essere – in ogni modo – utilizzato proprio nell’esperienza professionale che attende il candidato abilitato alla professione. L’approccio dialettico e critico che viene illustrato nella sua concreta applicazione è lo stesso approccio dialettico e critico che si usa (o si dovrebbe usare) nella redazione pro veritate di un parere dato ad un cliente, che si rivolge al professionista proprio per avere da questo la corretta ed obiettiva giuridica rappresentazione della fattispecie concreta che lo coinvolge; lo stesso approccio dialettico e critico che si usa (o si dovrebbe usare) nella redazione di un atto, laddove si deve illustrare al giudice, che è chiamato a ius dicere, che la propria rappresentazione giuridica della fattispecie oggetto di pronuncia è incontrovertibile, in quanto le soluzioni diversamente prospettate (e prospettabili) giungono a conclusioni apoteriche.

Dalla conoscenza dialettica alla pratica operativa: un caso concreto nell'eterno conflitto tra tutela pubblica della famiglia e diritti "privati" dei terzi

TASSO, TORQUATO GIORDANO
2006

Abstract

Dopo l’illustrazione teoretica in ordine all’architettura ed ai principi che devono essere seguiti per lo svolgimento di un parere pro veritate, nel contributo si cerca di dare concreta applicazione agli stessi nella redazione, a titolo esemplificativo, di un parere di diritto civile. Però, quanto detto non ci deve indurre a ritenere che il metodo illustrato e applicato sia un mero strumento utile solo ai (limitati) fini del superamento della esperienza concorsuale e del quale, una volta superata la prova, ci si può (o forse ci si deve) liberare per intraprendere la quotidiana vita professionale. Lo stesso metodo è il metodo che deve essere – in ogni modo – utilizzato proprio nell’esperienza professionale che attende il candidato abilitato alla professione. L’approccio dialettico e critico che viene illustrato nella sua concreta applicazione è lo stesso approccio dialettico e critico che si usa (o si dovrebbe usare) nella redazione pro veritate di un parere dato ad un cliente, che si rivolge al professionista proprio per avere da questo la corretta ed obiettiva giuridica rappresentazione della fattispecie concreta che lo coinvolge; lo stesso approccio dialettico e critico che si usa (o si dovrebbe usare) nella redazione di un atto, laddove si deve illustrare al giudice, che è chiamato a ius dicere, che la propria rappresentazione giuridica della fattispecie oggetto di pronuncia è incontrovertibile, in quanto le soluzioni diversamente prospettate (e prospettabili) giungono a conclusioni apoteriche.
2006
Filosofia del Diritto
9788813269043
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