Scopo del lavoro era la valutazione critica dei metodi di prova a fatica su carrozzine per disabili attualmente allo studio del gruppo di lavoro ISO TC 173 – SC1 – WG1 incaricato di discutere la revisione della norma ISO 7176-8:1998 relativa ai metodi di prova. La versione attuale richiede il superamento sia di una prova su banco a rulli con ostacoli di 12 mm di spessore, impattati per 200'000 cicli dalla carrozzina zavorrata con manichino normato, sia si una prova di caduta da 50 mm di altezza ripetuta per 6666 volte. L’evidenza tecnico scientifica della correlazione tra sollecitazioni al banco e vita su strada è del tutto mancante: si è dunque intrapresa un’attività mirata da un lato all’acquisizione di dati su strada per la stima degli spettri di carico significativi, dall’altro al monitoraggio dei livelli di sollecitazione che gli attuali metodi di prova producono per caduta sulle carrozzine, nonché alla valutazione di eventuali metodi alternativi alla caduta di 50 mm ed integrabili in banchi prova a rulli con camme di specificata altezza. Il lavoro ha consentito di acquisire dati di carico e di accelerazione all’asse ruota posteriore utili alla definizione di prove equivalenti ad una data missione obiettivo delle carrozzine

Analisi critica delle metodologie di prova a fatica su carrozzine per disabili secondo iso 7176-8

PETRONE, NICOLA;
2009

Abstract

Scopo del lavoro era la valutazione critica dei metodi di prova a fatica su carrozzine per disabili attualmente allo studio del gruppo di lavoro ISO TC 173 – SC1 – WG1 incaricato di discutere la revisione della norma ISO 7176-8:1998 relativa ai metodi di prova. La versione attuale richiede il superamento sia di una prova su banco a rulli con ostacoli di 12 mm di spessore, impattati per 200'000 cicli dalla carrozzina zavorrata con manichino normato, sia si una prova di caduta da 50 mm di altezza ripetuta per 6666 volte. L’evidenza tecnico scientifica della correlazione tra sollecitazioni al banco e vita su strada è del tutto mancante: si è dunque intrapresa un’attività mirata da un lato all’acquisizione di dati su strada per la stima degli spettri di carico significativi, dall’altro al monitoraggio dei livelli di sollecitazione che gli attuali metodi di prova producono per caduta sulle carrozzine, nonché alla valutazione di eventuali metodi alternativi alla caduta di 50 mm ed integrabili in banchi prova a rulli con camme di specificata altezza. Il lavoro ha consentito di acquisire dati di carico e di accelerazione all’asse ruota posteriore utili alla definizione di prove equivalenti ad una data missione obiettivo delle carrozzine
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