Alcuni romanzi dell’ultimo scorcio di fine Novecento (in particolare di J. Barnes, A.S. Byatt, G. Swift, I. McEwan) prendono in esame le conseguenze della decostruzione postmoderna delle certezze relative a nozioni di tempo, storia e soggettività sulla capacità dell’uomo di scegliere e di ancorare nel presente la progettualità per il futuro. In particolare il metaromanzo storiografico si chiede dove sia possibile rinvenire principi guida attorno a cui organizzare la vita personale e sociale; come sia possibile combattere il nichilismo, la chiusura e la morte e lavorare per la sopravvivenza. La risposta a queste domande spesso viene dall’amore, inteso come emblema del rapporto con l’alterità e figura della responsabilità morale (Lévinas). Sebbene sia stato giustamente osservato che l’amore come forza d’opposizione ai mali sociali o ai disastri della storia non è una novità, e che da sempre la letteratura riflette sulle proprietà dell’amore, ciò che è rilevante nel romanzo inglese di fine Novecento è il tentativo di prendere l’amore come norma, come una nozione che permette la scelta morale. Si tratta di un’adesione discorsiva, figurata e fisica all’amore che diventa una proposta esigente e forte: un invito a vedere il mondo attraverso la prossimità, la capacità connettiva della simpatia e l’apertura dell’immaginazione. La questione successiva, legata a questa proposta e obliquamente affrontata nella fiction, è se sia possibile mobilitare quella percentuale di utopia e speranza che è insita nella nozione di amore per gettare un ponte fra il desiderio/responsabilità per l’altro – ciò che Z. Baumann ha chiamato la questione etica elaborata “inside the moral party of two” (una ‘micro’ etica per un uso interpersonale ristretto) – e la coesistenza sociale, l’impegno per una società migliore e più giusta nel futuro, che è una questione politica e richiede una ‘macro’ etica per la vita pubblica. Il saggio si propone di discutere queste questioni attraverso una lettura dell’impianto etico di A History of the World in 10 ½ Chapters di Julian Barnes.

Discorsi sul tempo e sull'amore. Una parentesi sul futuro nella narrativa inglese di fine Novecento

OBOE, ANNALISA
2013

Abstract

Alcuni romanzi dell’ultimo scorcio di fine Novecento (in particolare di J. Barnes, A.S. Byatt, G. Swift, I. McEwan) prendono in esame le conseguenze della decostruzione postmoderna delle certezze relative a nozioni di tempo, storia e soggettività sulla capacità dell’uomo di scegliere e di ancorare nel presente la progettualità per il futuro. In particolare il metaromanzo storiografico si chiede dove sia possibile rinvenire principi guida attorno a cui organizzare la vita personale e sociale; come sia possibile combattere il nichilismo, la chiusura e la morte e lavorare per la sopravvivenza. La risposta a queste domande spesso viene dall’amore, inteso come emblema del rapporto con l’alterità e figura della responsabilità morale (Lévinas). Sebbene sia stato giustamente osservato che l’amore come forza d’opposizione ai mali sociali o ai disastri della storia non è una novità, e che da sempre la letteratura riflette sulle proprietà dell’amore, ciò che è rilevante nel romanzo inglese di fine Novecento è il tentativo di prendere l’amore come norma, come una nozione che permette la scelta morale. Si tratta di un’adesione discorsiva, figurata e fisica all’amore che diventa una proposta esigente e forte: un invito a vedere il mondo attraverso la prossimità, la capacità connettiva della simpatia e l’apertura dell’immaginazione. La questione successiva, legata a questa proposta e obliquamente affrontata nella fiction, è se sia possibile mobilitare quella percentuale di utopia e speranza che è insita nella nozione di amore per gettare un ponte fra il desiderio/responsabilità per l’altro – ciò che Z. Baumann ha chiamato la questione etica elaborata “inside the moral party of two” (una ‘micro’ etica per un uso interpersonale ristretto) – e la coesistenza sociale, l’impegno per una società migliore e più giusta nel futuro, che è una questione politica e richiede una ‘macro’ etica per la vita pubblica. Il saggio si propone di discutere queste questioni attraverso una lettura dell’impianto etico di A History of the World in 10 ½ Chapters di Julian Barnes.
2013
Il futuro come intreccio. Tempo e profezia nella tradizione letteraria moderna e contemporanea
9788846921277
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